Renzi: l’Italia corre forte e l’obiettivo e’ quello di superare la Germania

Referendum costituzionale a giugno 2016: e’ la data a cui pensa il presidente del consiglio Matteo Renzi per mettere il sigillo all’opera del suo governo. Uno dei sette cantieri a cui oggi, parlando all’universita’ Humboldt di Berlino ha fatto riferimento. “Abbiamo aperto sette cantieri: quello della riforma elettorale, quello delle riforme costituzionali, quello del jobs act, quello della riforma della giustizia, quello del fisco, quello dei diritti e quello della scuola. Questo e’ quello che vogliamo fare e stiamo facendo.
L’unico modo che abbiamo per dimostrare che siamo credibili”.

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E quei sette cantieri sono stati anche l’oggetto dei complimenti di Angela Merkel. La cancelliera ha invitato il governo greco a seguire l’esempio dell’Italia, dando implicitamente ragione al premier quando dice che il nostro Paese e’ ormai stabilmente oltre la linea del fuoco della crisi. “L’Italia e’ ripartita rispetto a quando sono stato qui a marzo. Allora avevamo una crescita negativa, una disoccupazione al record storico e le riforme erano al palo”.

Ma Renzi si spinge oltre, fino a disegnare un Paese la cui crescita dal punto di vista economico e occupazionale potrebbe preludere a un “sorpasso alla Germania”, che avrebbe del clamoroso. L’Italia economicamente “corre forte e l’obiettivo e’ quello di superare anche la Germania”, ha detto Renzi.

Per il momento il rapporto con il ‘competitor’ europeo sembra salvo. Oltre al titolo di esempio utilizzato da Merkel, il premier incassa anche i complimenti della cancelliera per quanto fatto in tema di lavoro: il programma di riforme in Italia e’ impressionante come lo e’ il Jobs Act, ha sottolineato: “le prospettive di crescita sono buone e la direzione e’ giusta”, ha aggiunto.

A fine giornata il premier puo’ tracciare un bilancio positivo della sua visita a Berlino: “Oggi e’ un giorno carico di onore, parlare alla Humboldt Universitat e’ stato un onore straordinario. Ho visitato una azienda tedesca con la partecipazione italiana, segno che anche le aziende italiane” come Menarini “investono in Europa”, ha spiegato a proposito della visita allo stabilimento della Berlin-Chemie.

“Sono molto contento del lavoro che stiamo facendo con Angela Merkel: lei e’ stata decisiva per trovare un punto di caduta sui profughi”, ha aggiunto. E sul tema immigrazione il premier si e’ soffermati stigmatizzando quanti chiedono di chiudere Schengen per evitare infiltrazioni terroristiche. Una misura che risulterebbe “inutile” per Renzi dal momento che sempre piu’ spesso i terroristi sono cittadini degli stesso paesi in cui commettono attentati: “Il tema, paradossalmente, sarebbe impedire loro di uscire”, ha sottolineato il capo del governo italiano.

E una frecciata Renzi l’ha lanciata anche a chi, come il premier ungherese Orban, va provando il ricordo ai muri di frontiera contro “l’invasione” di immigrati: “Mi si stringe il cuore a pensare che mio figlio, che oggi ha 14 anni come ne avevo io quando e’ caduto il muro di Berlino, possa vedere ergersi altri muri”. agi