Le spese per la difesa diminuiscono “in generale, ma in Italia lo fanno in modo particolare. E’ giusto tagliare la duplicazione degli assetti, ma serve dire con chiarezza che sotto un certo limite non si può andare e che le risorse vanno date: abbiamo bisogno di più difesa” anche alla luce dei rischi legati alla minaccia del terrorismo. Lo dice il ministro della Difesa Roberta Pinotti, intervistata in In mezz’ora su Rai tre.
Pinotti riconosce anche che si tratta “di un tema sensibile che va spiegato all’opinione pubblica”. E assicura che nel governo, al riguardo, “non ci sono divisioni, mi sono sentita molto sostenuta e aiutata” dagli altri ministri.
– “Un numero significativo di militari impegnato a controllare gli obiettivi sensibili” è una misura “che credo debba diventare sistemica. Sicuramente fino a quando il rischio” di attentati “non andrà scemando” e “non sarà conclusa la battaglia con lo Stato islamico”. La responsabile della Difesa spiega che se “ne è parlato” nell’ultimo cdm e che “la settimana prossima verranno prese decisioni”.
Sul fronte terrorismo “dai Balcani è molto più semplice” arrivare in Italia “che da altrove. Noi che abbiamo un numero significativo di militari in Kosovo non l’abbiamo diminuito” anche alla luce di questa consapevolezza. “Sappiamo non da oggi che c’è un fronte nell’Adriatico” e “che la zona non diventi esportatrice di insicurezza è un punto messo a fuoco nell’ultimo anno”
Adnkronos
Ministra Pinotti
E con gli F 35 che cosa ci facciamo?
In una guerra tattica bastano gli elicotteri di oggi ed eventuali droni.
In una guerra strategica ci vogliono i missili, e noi ce li sogniamo. Renzo Botti