Clandestini benestanti pretendono orari flessibili e rispetto del ramadan

Protesta al Centro ‘Alle Terrazze’ di Arcevia , dove alcuni clandestini originari dell’Afghanistan e del Pakistan (quindi non profughi) – tutti di religione musulmana – hanno deciso di recarsi alla Prefettura di Ancona per  fare un sit-in sulla piazza  contro il trattamento ricevuto al Centro ‘Alle Terrazze’, dove tra l’altro ci sono anche una trentina di ospiti africani, di religione cristiana, a causa del mancato rispetto degli orari del ramadan.

Poco dopo i sedicenti profughi hanno accettato di ritornare al Centro dove sono stati raggiunti dalle autorità a cominciare dal vice prefetto, rappresentanti della questura, dal sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi e dal vice, Fiorenzo Quajani.

(Provate voi ad avere un problema e chiamateli. Poi ci dite se arriva qualcuno…)

«Nel  Ramadan – hanno detto i manifestanti– noi possiamo mangiare solo dopo il tramonto, ma a quell’ora non possiamo usufruire della cucina. Anche rispetto agli orari, vorremmo più elasticità; se la sera usciamo, dobbiamo rientrare prima delle 23 perché il Centro a quell’ora chiude.

pakistan

Poi i clandestini, evidentemente provenienti da famiglie benestanti – tanto da poter pagare il prezzo di un lunghissimo e costoso viaggio per raggiungere l’Italia – , e non certo in fuga dalla fame, si sono lamentati di non riuscire ad avere i soldi  inviati dalle loro famiglie dai paesi di origine. “Noi non possiamo avere dei soldi mentre invece abbiamo sentito che in altri Centri ad esempio a Bari o in Sicilia questo succede. Lì stanno meglio. Noi vogliamo avere la possibilità di non rimanere a lungo in questa struttura. Ci sentiamo isolati”

Fa piacere sapere che in varie parti d’Italia manteniamo in hotel clandestini benestanti che si fanno mantenere in vacanza in Italia dal popolo italiano ed anche dalle loro famiglie. 😆

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