ROMA 17 Gen 2012 – I tre del “De profundis”, Merkel, Monti e Sarkozy, hanno deciso di non incontrarsi, non avendo alcunché da dirsi. Si vedranno, forse, in febbraio. Per il momento, ci hanno risparmiato la solita ipocrita, ridicola e giulebbosa conferenza stampa.
Draghi dice che la situazione è gravissima. È appena arrivato il downgrading di Standards & Poor’s sul “Fondo salva Stati”, per inadeguata capitalizzazione.
Frau Merkel non ci pensa proprio a sganciare i milioni per impinguare il Fondo. Se qualche esperto, nel bel mezzo di questo naufragio, spendesse parole di ottimismo, sarebbe da “neuro deliri”.
La tragedia della Costa Concordia, squarciata dallo scoglio, è una metafora di quanto sta accadendo in Europa, squarciata dallo scoglio greco e dall’egoismo teutonico; con una differenza enorme, però: nella gravità dell’accaduto, in piena notte, sono state messe in salvo, e accolte nei dintorni, ben 4.200 persone.
Si prospetta il ritorno alla lira. È un salvataggio anche questo.
guglielmo donnini