Il numero di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni fuggiti da guerre, conflitti e persecuzioni è ai massimi livelli nel mondo: alla fine del 2014 aveva raggiunto 59,5 milioni di persone, un dato che sfiora la popolazione di un Paese come l’Italia e in netto aumento rispetto ai 51,2 milioni di un anno prima ed ai 37,5 milioni di dieci anni fa.
E’ quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Nel 2014 – afferma il rapporto annuale dell’Unhcr Global Trends – una media giornaliera di 42.500 persone sono diventate rifugiati, richiedenti asilo o sfollati interni, contro i 10.900 del 2010, e nel mondo un essere umano su 122 è oggi una persona che ha dovuto abbandonare la propria casa. “Se si trattasse della popolazione di un paese risulterebbe il 24/mo paese più popoloso del mondo”, afferma l’Unhcr.
Circa la metà dei rifugiati sono bambini. “Stiamo assistendo ad un cambiamento di paradigma”, ha commentato l’Alto Commissario Onu per i rifugiati Ant¢nio Guterres. “E terrificante che da un lato vi è sempre più impunità per chi scatena i conflitti e dall’altro si osserva un’apparente incapacità totale della comunità internazionale a lavorare insieme per fermare le guerre e costruire e preservare la pace“.
Il numero di ‘migranti forzati’ – rifugiati, richiedenti asilo o sfollati – in Europa aveva raggiunto i 6,7 milioni alla fine del 2014, rispetto ai 4,4 milioni della fine del 2013, in aumento del 51%, afferma l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) nel suo ultimo rapporto annuale.
La maggior parte di loro sono siriani fuggiti in Turchia e ucraini che hanno trovato rifugio nella Federazione Russa, spiega l’agenzia dell’Onu. ansa