Se i negoziati tra il governo greco e i creditori internazionali falliranno la Grecia si avviera’ su un “pericoloso corso” che la portera’ verso il default e l’uscita dall’euro. A lanciare l’allarme e’ la Banca centrale greca.
Secondo l’istituto, il rallentamento economico del Paese e’ destinato ad accelerare nel secondo trimestre di quest’anno e la crisi in corso ha causato una fuga dei depositi di circa 30 miliardi di euro dalle banche greche tra ottobre e aprile.
“Il fallimento nel raggiungere un accordo segnerebbe l’inizio di un corso pericoloso che indurrebbe, inizialmente, a un default e, successivamente, all’uscita dall’euro, e probabilmente, dall’Unione europea“, scrive l’istituto nel suo rapporto. “Raggiungere un accordo con i nostri partner e’ un imperativo che non possiamo permetterci di ignorare”, aggiunge.
La Grecia ha collocato con successo bond a 3 mesi per 1,3 miliardi di euro al fine di rifinanziare titoli in scadenza. La riuscita dell’asta dimostra che il Paese ha ancora la capacita’ di reperire fondi sul mercato interno. I titoli sono stati venduti a un tasso del 2,7%, invariato rispetto alla precedente asta di maggio. agi
Ripeto: perché la Grecia non comincia a reclamare alla Germania i danni della seconda guerra mondiale? Perché se non le fossero stati condonati, col cavolo che i tedeschi si sarebbero risollevati.