USA: raid contro Al Qaeda in Libia (non contro Isis), “ucciso Belmokhtar”

Gli Stati Uniti hanno reso noto di aver condotto sabato notte “un raid antiterrorismo” contro un militante di Al Qaeda-Ansar Sharia – il super terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar, sulla cui testa c’è una taglia da cinque milioni di dollari e di averlo ucciso (di nuovo??). Un funzionario Usa ha detto che due jet F-15 da combattimento hanno lanciato diverse bombe da 500 libbre. I rapporti dicono che Belmokhtar era a Derna, ma si era spostato ad Ajdabiya per un incontro.

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belmoktar2Lo ha reso noto anche il governo di Tobruk, l’esecutivo libico riconosciuto dalla comunita’ internazionale, dicendo che aerei da guerra hanno colpito e ucciso Mokhtar Belmokhtar e molti altri nella città orientale di Ajdabiya. E’ stato immediatamente rilasciato un comunicato ufficiale sulla sua morte. Foto a sinistra (L’avevano già pronto?).  La prudenza comunque è d’obbligo perché anche Belmokhtar, come molti altri terroristi di spicco, è stato più volte dato per morto.

Il raid aereo statunitense in Ajdabiya avrà molte ripercussioni e dimostra che gli Stati Uniti hanno di nuovo deciso di mischiare le carte. Appena al-Qaeda ha battuto ISIS / Daesh a Derna, gli USA Uniti hanno condotto un attacco contro una delle maggiori figure di Al-Qaeda?

Il 43enne Belmokhtar e’ uno dei piu’ noti terroristi del Nordafrica. Leader del gruppo al Murabitoun, e’ considerato un esponente di Al Qaeda fedele al suo capo Ayman al-Zawahiri nonostante la rottura con Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi).

Recentemente si era parlato di un avvicibamento dei suoi uomini all’Isis, poi smentito dal gruppo. “Stiamo valutando i risultati dell’operazione e forniremo informazioni aggiuntive se e quando sara’ appropriato”, aveva fatto sapere in un comunicato un portavoce del Pentagono, colonnello Steve Warren, nel dare notizia del raid sulla Libia contro un esponente di Al Qaeda di cui non aveva fato il nome.

Belmokhtar

Chi è Mokhtar Belmokhtar

Nel 1991 inizia il ”cursus honorum” di Mokhtar Belmokhtar, leader salafita che avrebbe rivendicato l’assalto al campo perolifero algerino di In Amenas.

Algerino, classe 1972, aderisce alla Jihad poco piu’ che ventenne. Nella sua prima esperienza da combattente perde un occhio; d’ora in poi ”il guercio” sara’ il primo soprannome di Belmokhtar che lo accompagnera’ nella sua tattica sanguinaria per rimanere al centro delle dinamiche per il controllo dell’universo jihadista. ”Guercio” ma anche ”l’imprendibile” e ”Signor Marlboro”.

Dopo il battesimo del fuoco nei campi di addestramento di Jalalabad, nel 1992 Belmokhtar torna in Algeria, agli albori della guerra civile, dove inizia ad arruolare volontari per formare il ”Battaglione dei Martiri”. Successivamente si unisce ai gruppi armati del Gia, creando una sua unita’ combattente, una ”katiba”, con la quale inizia ad operare nel Sahara.

Nel 1998 aderisce ai Gruppi salafiti per la predicazione e il combattimento (Gspc), ala dissidente del Gia, con le quali inizia ad acquistare il controllo del Shael attraverso atti di terrorismo brigantaggio e contrabando. Acquista altri due soprannomi, MBM e ”Signor Malboro”, e accanto al controllo del traffico di sigarette di contrabbando inizia a prendere contatti sempre piu’ stretti con gruppi armati locali che operano nella regione.

Nel 2001 ha novamente contatti con i Gspc attraverso Amari Saifi, alias Abderrezak El Para, all’epoca numero due dell’organizzazione, con i quali inizia a contendersi la supremazia delle rotte della ”zona 9 del Sahara’‘. Dopo la cattura del Para, ”il Guercio” si rifugia nel deserto del Mali, dove contruisce una rete di alleanze con diverse tribu’ Tuareg nel nord del paese.

Nel 2007, a seguito di disaccordi all’interno del Gspc e la sua trasformazione in Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi), viene sostituito a capo della zona 9 da Abdelhamid Abou Zeid, alias Mohamed Ghedir, nominato dall’emiro Abdelmalek Droukdel.

Quando comincia la ribellione tuareg nel nord del Mali nel marzo 2012 Belmokhtar inizia ad acquistare armi in Libia. Tra aprile e giugno del 2012 si segnala la sua presenza a Gao e a Timbuctou, accanto ad Iyad Ag Ghaly, capo tuareg degli islamisti di Ansar Dine. Fonda la Brigata Mascherata, ma viene sconfessato dall’emiro Abdelmalek Droukdel a causa della sua eccessiva intraprendenza e mire leaderistiche.

Accusato di ”lavorare per dividere il fronte islamico”, a detta delle forze di sicurezza della regione, diviene una ”mina vagante” nella zona, prendendo contatti con il Movimento per l’Unita’ e la Jihad nell’Africa Occidentale. Cosi’, diventa ”l’imprendibile”, consacrandosi come il terrore degli occidentali presenti nel Sahara.

Il 5 dicembre 2012 la radio mauritana diffonde un comunicato in cui Mokhtar Belmokhtar annunicia la nascita della sua nuova katiba, i ”Firmatari con il sangue”. Pluricondannato a morte dalla giustizia algerina, l’attacco a In Amenas da parte della Brigata Mascherata lo riporta al centro delle dinamiche per il controllo del Sahel.

Belmokhtar è stato l’autore di numerosi rapimenti di cittadini europei, oltre che la mente del sequestro di centinaia di persone nella stazione energetica di In Amenas, nel sud dell’Algeria nel gennaio del 2013, dove morirono 37 persone durante un’operazione dell’esercito algerino per liberare la stazione.

Nel 2012 Belmokhtar ha rotto con la filale africana della rete di Osama bin Laden e si è alleato con il Movimento per l’unità e il jihad in Africa Occidentale (Mujao), con il quale ha preso il controllo della citta’ di Gao, nel nord del Mali, durante l’occupazione della regione da parte dei gruppi estremisti islamici.

E’ ricercato tanto dalle truppe francesi impegnate nell’operazione Serval, che mira a eliminare la presenza dei jihadisti nella regione, quanto dai droni degli Stati Uniti, che hanno posto su di lui una taglia da cinque milioni di dollari.