Manifestazione contro i nomadi all’Enpa di via Germagnano a Torino ripresa da Elzeviro Blogiornale. I Rom fanno loro la canzone sigla della sinistra italiana e cantano “bella ciao”. Non è grande onore la la canzione partigiana, specialmente in questa occasione.
Centinaia di manifestanti, muniti di fiaccole e bandiere tricolore, hanno sfilatoin via Germagnano dove, alcuni giorni fa il canile dell’Enpa era stato preso d’assalto da alcuni vandali che avevano praticamente distrutto l’intera struttura, obbligando il Comune a trovare sbrigativamente una sistemazione alternativa per gli animali che nel canile dimoravano. Da subito i sospetti si sono focalizzati sugli abitanti del vicino campo nomadi di via Germagnano: non è la prima volta, infatti, che il canile subisce attacchi di tale portata con conseguenze del valore di migliaia di euro.
Alla manifestazione, organizzata da Fratelli d’Italia, hanno partecipato i residenti della zona che chiedono la chiusura immediata del campo nomadi di via Germagnano: in testa al corteo uno striscione che urla forte e chiaro: “Ultimatum: via i campi”. I nervi sono tesi e cittadini sono stremati, hanno paura. Oltre agli atti di microcriminalità, si pone, inoltre, il problema lamentato ormai da moltissimi anni: quello dei fumi tossici che i residenti sono costretti a respirare quando nel vicino insediamento si brucia materiale come pneumatici o rifiuti.
La situazione del canile dell’Enpa è stata appurata negli scorsi giorni anche dal leader della Lega Nord Matteo Salvini che, in segreto, ha visitato la zona per rendersi conto di persona dei danni materiali che erano stati provocati dall’atto vandalico. Nessun giornalista al seguito, solo un paio di tweet sui social che hanno svelato il mistero quando il leghista aveva già lasciato via Germagnano.
La situazione è tesa e non riguarda solo la periferia nord di Torino, ma tutta la Città: l’analogo problema della convivenza forzata tra cittadini e nomadi è sentita anche a Mirafiori, dove gli abitanti dell’insediamento Tazzoli sono tenuti sotto stretto controllo delle forze dell’ordine ormai da anni. Controllo che, tuttavia, non basta a evitare il verificarsi di azioni vandaliche o atti di microcriminalità.
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