Una trentina di agenti di sicurezza dell’aeroporto di Vienna sono sospettati di aver facilitato il traffico di migranti verso gli Stati Uniti. Almeno undici le persone, provenienti per lo più dallo Sri Lanka, sarebbero già arrivate a destinazione.
Ai migranti erano fornite delle carte d’imbarco con nomi di cittadini austriaci. Al centro dello scandalo una compagnia privata, assunta dalla Austrian Airlines.
“Austrian Airlines ha assunto una compagnia privata per affidarle tutte le procedure di sicurezza necessarie per l’ingresso negli Stati Uniti, dove i requisiti sono molto più rigidi che negli altri Paesi” ha dichiarato il portavoce della compagnia aerea “Se la domanda è: Potevamo fare di meglio? La risposta è si. Dobbiamo imparare a gestire questo tipo di situazioni e prevenire che nuove azioni criminali avvengano di nuovo in futuro”.
In prigione sono finiti 13 cittadini cingalesi, considerati i presunti trafficanti, mentre la polizia austriaca è alla ricerca di altri complici negli aeroporti inglesi e statunitensi. euronews