Siria: Isis controlla la maggior parte dei giacimenti di gas e petrolio

 

Mentre a Palmira, secondo quanto riferisce l’Unesco, sono già cominciate le distruzioni nel sito storico patrimonio dell’Umanità, consuistato dagli uomini del Califfato, metà del territorio siriano sarebbe ormai sotto il controllo dell’Isis, affermano organizzazioni non governative. Con la conquista della regione di Palmira, l’Isis controlla ora circa metà del territorio della Siria, con la maggior parte dei giacimenti di petrolio e di gas, secondo quanto sottolinea l’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus): lo Stato islamico si estende ormai su circa 95.000 chilometri quadrati.

“Tutto ciò che succede oggi a Palmira è molto pericoloso. Sappiamo già che ci sono state delle distruzioni, ci sono delle colonne che sono cadute. C’è stato un bombardamento”: denuncia intanto la direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova. “Non abbiamo tutte le informazioni, ma ciò che vediamo nei media e ciò che ci dicono gli esperti è molto preoccupante”, ha proseguito la responsabile dell’organismo Onu per scienza, educazione e cultura con sede a Parigi. “Sono inquieta perché purtroppo abbiamo già visto la distruzione di siti del patrimonio mondiale, siti di eccezionale valore universale a Nimrud, Adra…Abbiamo visto il saccheggio del museo di Mossul…Palmira è un gioiello, la ‘Venezia di sabbia’, come dicono gli esperti. Siamo molto preoccupati per le azioni militari e per un’eventuale distruzione di questo sito magnifico”. “All’inizio del conflitto in Siria – perché purtroppo abbiamo visto, da tre anni, Palmira convertita in campo militare – abbiamo ricordato più volte che i siti del patrimonio mondiale non possono e essere considerati come campi militari”, ha concluso Bokova.(ANSAmed)

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