“E’ semplicemente impossibile che Claudio Giardiello sia passato sotto il metal detector dall’ingresso di Via San Barnaba con un’arma addosso e che non sia stato controllato. Lo escluso nella maniera più assoluta”. Chi parla è la guardia giurata che lavora per l’agenzia All System e che era in servizio ai varchi di Via San Barnaba la mattina del 9 aprile scorso, giorno in cui Giardiello esplose 8 colpi di pistola all’interno del Palazzo di Giustizia di Milano uccidendo 3 persone (il giudice Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani e l’imprenditore Giorgio Erba) e ferendone altre due.
Stando a quanto emerso nei giorni scorsi dagli ultimi sviluppi dell’inchiesta condotta dalla Procura Brescia, il killer del Tribunale sarebbe entrato intorno alle 8.40 di mattina dall’ingresso di Via San Barnaba, e non – come era stato ipotizzato nella prima fase delle indagini – dalla porta di via Manara, riservata esclusivamente ad avvocati, magistrati, giudici, personale amministrativo e altri “addetti ai lavori” della macchina della giustizia milanese.
Secondo i vigilantes che quella mattina presidiavano l’accesso, se anche Giardiello fosse entrato da quell’ingresso, di sicuro non poteva avere addosso la pistola usata successivamente per sparare. tiscali