Nell’arco di cinque giorni, dal 10 al 15 maggio 2015, ci sono stati cinque attacchi contro i cristiani e i loro luoghi di culto in Madhya Pradesh. Gli attacchi, condotti da gruppi fondamentalisti indu’ nell’area di Indore, sono avvenuti senza alcuna provocazione o motivo apparente, se non “l’odio verso i cristiani indifesi” e “l’obiettivo di terrorizzarli”, dice all’Agenzia Fides Sajan George, responsabile del “Global Council of Indian Christians” (GCIC).
George lancia un appello: “Dato che la situazione e’ tesa e le violenze rischiano di diffondersi a macchia d’olio, urge che lo stato prenda misure tempestive ed appropriate: e’ prioritario proteggere i diritti dei cristiani inermi in Madhya Pradesh e garantire giustizia”.
I cinque episodi censiti sono: il 10 maggio, il Pastore Ronald Emmanuel Sinclair, e’ stato fermato, contestato e percosso. Il 12 maggio un ostello per i bambini mentalmente disabili gestiti da suore agostiniane e’ stato attaccato da malfattori sconosciuti nel villaggio di Pipaldhar. Tre chiese sono state attaccate a Indore l’11 e il 12 maggio da militanti che hanno cercato di devastarle e incendiarle. Secondo le prime indagini il gruppo responsabile e’ il “Sanskritik Jagran Manch”, noto come organizzazione induista radicale e violenta.(AGI) .