NATO e UE, guerra ibrida: collaboreremo per le campagne di disinformazione

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L’Unione europea e la Nato approfondiranno la loro collaborazione contro le tattiche della guerra ibrida, espressione che indica un conflitto combattuto con mezzi convenzionali e paramilitari, o con una campagna di disinformazione.

Lo ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo la riunione di Antalya, in Turchia (grande finanziatrice di terroristi dal nordafrica all’Uganda), fra i ministri degli Esteri dell’Alleanza a cui ha partecipato anche l’Alta rappresentante dell’Ue per gli affari esteri, Federica Mogherini.”

“La Mogherini (cioè la signora nessuno, ndr) e io abbiamo deciso di chiedere ai nostri collaboratori di incrementare la cooperazione fra l’Ue e la Nato nella lotta contro la guerra ibrida“, ha detto Stoltenberg.

In realtà questa specie di “collaborazione” è tutt’ altro che una novità e solo una disincantata come la Mogherini poteva sorridere, nel modo che vedete nella foto in alto, durante e dopo il colloquio. Non vi stupite: se fosse stata davvero scaltra e preparata, non sarebbe mai stata scelta come lady pesc e sarebbe rimasta ad ammuffire in qualche ufficio di periferia, a timbrare cartacce.

Dunque prepariamoci ad un periodo in cui, con piu’ accanimento di prima, ci sarà una sola verità, ovvero la disinformazione programmata dai rappresentanti della dittatura finanziaria (tramite il braccio armato della NATO) appoggiata dai complici USA e  UE.

Probabilmente è allo studio una guerra e tenteranno di convincerci, tramite la solita propaganda, che loro sono dalla parte della ragione. Ricordate la demonizzazione di Saddam e di Gheddafi (nonché recentemente di Assad) prima delle guerre in Iraq e in Libia? Sempre, quando si prospetta una guerra Nato, il Paese sovrano da attaccare (alleato solo fino a qualche mese prima) diventa all’improvviso una dittatura da abbattere. I legittimi sovrani o presidenti diventano oggetto di campagne diffamatorie e vengono presentati al mondo nel ruolo di ladri, avidi e sanguinari dittatori da eliminare per “salvare” il popolo oppresso.

Risultato di questi questi “salvataggi” sono la miseria, la distruzione delle infrastrutture, un popolo  annichilito e disorientato, ed una marea di profughi che aleggiano come anime in pena dopo aver perso tutto, compresa l’identità.

Le conseguenze delle guerre in Iraq e in Libia (per parlare solo delle ultime) sono sotto gli occhi di tutti e  ci coinvolgono direttamente mediante un’invasione di clandestini senza precedenti e le cellule dormienti dell’Isis e/o di altre organizzazioni terroristiche, che sono già in Europa, pronte a “svegliarsi” a comando.

Qualche giorno fa, i deputati della Commissione affari esteri del Parlamento europeo hanno adottato, con 53 voti a favore e 10 contrari, una relazione del deputato lituano  Gabrielius Landsbergis che sollecita le istituzioni dell’UE e gli Stati membri a stanziare fondi per contrastare la propaganda russa (quale?) e sostenere gli attivisti dell’opposizione ovvero i soliti falsi profeti che fanno subito presa sulle menti fragili, specialmente quando si atteggiano a vittime. La storia ne è piena.

I deputati inoltre, fregandosene dei milioni di europei che vivono in strada e soffrono la fame, hanno perso un po’ del loro strapagato tempo chiedendo il monitoraggio degli aiuti finanziari russi a partiti anti-europei. Ma cosa credono, che siano tutti come Prodi al soldo del vecchio KGB? (link all’audio originale delle dichiarazioni di Aleksandr Litvinenko)

Al contrario, gli aiuti USA ai partiti pro-EU  sono invece tollerati, anzi benvenuti e addirittura incoraggiati, come in ogni dittatura che si rispetti.  “Nessun leader europeo è indipendente dal controllo di Washington”

Un esempio di propaganda UE: parte la propaganda pro-immigrazione nelle TV pubbliche

Una lettura consigliata Avvertimento al mondo: la follia degli USA e della NATO (e della UE)

Le sfide attuali “richiedono una risposta integrale sottolineando che la collaborazione incrementa anche la tutela dei cittadini e la difesa dei valori democratici”, ha aggiunto Stoltenberg calpestando il concetto stesso di democrazia, mentre la Mogherini lo guardava con l’aria volenterosa di chi vuol dimostrare di aver capito, mentre in realtà al massimo puo’ limitarsi ad annuire o cambiare l’acqua ai pesci quando arriva casa.

L’Ue e la Nato, ha proseguito Stoltenberg, intendono “lavorare rapidamente e in maniera efficace nel caso in cui sopraggiungesse una minaccia ibrida nei confronti di uno qualunque dei rispettivi Stati membri”. “Lo scopo principale è garantire che, nel caso in cui emergesse una minaccia ibrida, ci sia chiarezza su chi farà cosa e quando“, ha specificato il segretario generale, calpestando il concetto stesso di chiarezza, il quale si è detto convinto che con “un dispiegamento di forze maggiore da parte della Nato, con un maggiore appoggio ai nostri vicini e con un rafforzamento della cooperazione con l’Ue, potremo contribuire alla stabilizzazione dei nostri vicini a est e a sud“.

Se vi chiedete che cosa intenda per stabilizzazione, date un’occhiata laser al Nordafrica, all’Ucraina e, in questi ultimi giorni, anche alla Macedonia.

Senza sottovalutare navi e sottomarini russi e cinesi che sfrecciano nel Mediterraneo come a Gardaland…

Stanno giocando col fuoco.

Armando Manocchia @mail