Ghana, appello ai giovani: restate qui, in EU non garantiti conforti e piaceri

 

“Siamo rattristati dalle notizie di così tanti migranti africani che periscono nei deserti dell’Africa settentrionale e nel Mediterraneo e facciamo appello agli Stati e ai governi africani perchè adottino delle misure preventive per frenare questa minaccia. Chiediamo con forza ai governi africani di fare tutto quello che possono per creare le necessarie condizioni socio-economiche e politiche e le opportunità di impiego per la nostra brulicante gioventù disoccupata. Incoraggiamo i giovani africani a rimanere nel loro Paese natale e a lavorare duramente per guadagnare il proprio pane quotidiano. Non devono credere che l’Europa e altri posti al di fuori dell’Africa garantiscano automaticamente conforti e piaceri”.

Lo scrivono, in un messaggio congiunto, la Conferenza Episcopale del Ghana e il Christian Council of Ghana (CCG), al termine del loro incontro.
I leader cristiani del Ghana, nel testo pervenuto a Fides, si dichiarano “sorpresi dalla notizia che il Ghana è di fronte al rischio reale di cadere nella categoria dei Paesi altamente indebitati in difficoltà (High Debt Distress Countries, HDDC) del Fondo Monetario Internazionale sulla base dei prestiti eccessivi accesi dal Ghana, che sono stimati a circa 76 miliardi di Ghana Cedis (17.542 miliardi di Euro), a dicembre dello scorso anno”.

Quindi i leader cristiani scrivono: “facciamo appello al governo perché faccia tutto quello che può per salvare l’economia del nostro Paese”, affinché non ripiombi nella categoria degli HDDC, dalla quale era uscito da poco. Infine esprimono la speranza che gli emendamenti alle legge sulle entrate petrolifere porteranno maggiori benefici ai cittadini del Paese.

(L.M.) (Agenzia Fides 12/5/2015)