“Il peggior difetto dei quotidiani italiani? Sono spesso un misto fra quotidiani di qualità e quotidiani popolari all’inglese e poi forse sono un po’ provinciali, hanno una visione sul mondo poco internazionale”. Questo il parere del nuovo direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, intervistato ieri da Fabio Fazio durante la trasmissione ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
Il radical chic Fontana ha lavorato per 11 anni nel quotidiano comunista l’Unità, prima di approdare al Corriere della Sera nel 1997.
“Cosa avremo domani in prima pagina? Sicuramente l’incontro Castro e Papa e un titolo sull’immigrazione“, ha concluso. “La prima cosa che dobbiamo fare è pensare allo sviluppo del digitale. Dobbiamo attrezzarci perché anche su questi mezzi ci sia lo stesso giornalismo di qualità della carta”, ha sottolineato Fontana parlando della nuova linea editoriale.
Effettivamente l’incontro fra Castro e Bergoglio ha un aspetto interessante: nello stesso giorno in cui il presidente cubano ha incontrato il papa, la figlia Mariela ha guidato un gay pride all’Avana per promuovere i diritti degli omosessuali, sotto gli occhi divertiti di un pretonzolo.
Niente è per caso. Sulle prime pagine dei grandi media finisce SOLO ciò che vuole il sistema. Luciano Fontana è già piegato.