Renzi si sveglia dal torpore: allarme terrorismo, “Sui barconi non solo innocenti”

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“Non tutti quelli che si trovano sui barconi dei trafficanti di uomini sono famiglie innocenti” lo sottolinea il presidente del consiglio Matteo Renzi in un lungo editoriale sul New York Times. “Noi dobbiamo continuare nello sforzo in Nord Africa per spazzare via questa minaccia e continuare a lavorare sul piano politico e diplomatico per favorire la ricostruzione in Libia”.

“La Libia rappresenta una sfida cruciale: il 90 per cento dei migranti che raggiungono l’Italia passa per questo Paese. E’ martoriata non solo dall’instabilita’ interna, ma anche dal terrorismo internazionale. Opera in Libia, approfittando del caos creato dalla guerra civile” avverte ancora il premier “L’Unione Europea investe circa 40 milioni – su un budget di circa 145 milioni – nell’operazione Triton. Una cifra drammaticamente inadeguata. L’Unione Europea deve cominciare a mettere a disposizione risorse adeguate” all’emergenza sbarchi. Nell’editoriale il premier sottolinea che “L’Italia non e’ la meta ultima agognata della maggior parte dei migranti, ma noi contribuiamo a larghissima parte all’impegno europeo per il pattugliamento e il salvataggio di vite in mare.
Cosi’ come provvediamo alle risorse per reperire cibo e medicinali per i primi soccorsi”.

“Questo sforzo non puo’ essere sostenuto da un solo Paese e non importa quanto determinato e attrezzato esso sia. Il contributo dell’Unione Europea e’ fondamentale, ma e’ anche insufficiente”, ribadisce il presidente del consiglio. L’Unione non puo’ lasciare solo un Paese membro e le istituzioni internazionali devono impegnarsi a gestire questo che e’ un fenomeno dei nostri tempi. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha detto la scorsa settimana che il Mediterraneo sta diventando rapidamente un mare di miseria per migliaia di migranti”. agi