BOLOGNA 12 Gen 2012 – 55 milioni di euro per il comparto dello spettacolo in Emilia-Romagna: di questi, oltre 17 sono direttamente investiti dalla Regione. E’ quanto si ricava dal Programma triennale 2012-14 in materia di spettacolo, che la Giunta regionale propone all’approvazione dell’Assemblea legislativa ai sensi della l.r. 13/1999 e che oggi è stato votato dalla commissione Cultura, presieduta da Giuseppe Pagani (Pd): a favore i consiglieri Pd e Idv, astenuti Pdl, Ln, Udc e 5Stelle. Il provvedimento è atteso ora in Aula il prossimo 17 febbraio per il via libera definitivo.
Agli oltre 17 milioni di euro che la Regione investe sullo spettacolo, si aggiungono i finanziamenti dello Stato (27 milioni), dei Comuni (circa 10) e delle Province (800 mila euro), per una cifra complessiva di appunto 55 milioni.
Si tratta di un settore assai rilevante per l’economia regionale: secondo dati del 2009, risultano attive 524 imprese nello spettacolo dal vivo (società, cooperative, fondazioni, associazioni teatrali, musicali e di danza), cui vanno aggiunte 154 imprese di produzione nel settore musicale, altre 136 imprese che operano nella produzione cinematografica e audiovisiva e quelle che gestiscono gli oltre 240 esercizi cinematografici (460 schermi complessivi). Dai dati Enpals 2009, si può stimare che il personale addetto a queste attività sia nell’ordine degli 11mila addetti.
Per il prossimo triennio, la Giunta propone di confermare l’impianto di spesa e gli obiettivi della legge 13: all’approvazione del Programma – l’Assemblea legislativa aprirà su questo punto la seduta di martedì 17 gennaio – faranno seguito le convenzioni dirette con i soggetti privati e gli accordi con le Province: finora, circa due terzi delle risorse sono state dedicate ai primi, un terzo alle seconde. Le convenzioni costituiscono lo strumento attraverso cui la Regione attiva un rapporto diretto di negoziazione con i soggetti proponenti, pubblici e privati, sentiti gli enti locali e il Comitato scientifico dello spettacolo; gli accordi, invece, costituiscono lo strumento con il quale Regione e Province sostengono e valorizzano congiuntamente le attività di spettacolo che si svolgono nei diversi territori, e che comprendono sia progetti emergenti che attività consolidate. Fra i requisiti per accedere ai finanziamenti della legge 13, la presentazione di progetti di attività triennale, avere già svolto per almeno 3 anni attività nel settore dello spettacolo, il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, un bilancio finanziario che preveda costi annui non inferiori a 60.000 euro. Nel 2011 sono stati cofinanziati 51 progetti nel settore della prosa, 42 nella musica, 7 rassegne di danza, 118 bande musicali, 6 progetti legati alla cinematografia.
Dai 10 milioni di euro stanziati nel 2000, la Regione è salita a oltre 17, a fronte di una costante diminuzione dei trasferimenti statali. Le difficoltà del settore sono aggravate dal fatto che nel 2011 solo quattro Province (Rimini, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara) hanno mantenuto la cifra stanziata nel 2010; rispetto alla popolazione residente, la Provincia di Rimini è quella che investe di più, all’estremo opposto la Provincia di Modena.
La Giunta conferma sul 2012 le cifre stabilite nel 2011, con una diversa organizzazione contabile: 800.000 euro in più transitano sulla legge 13, la medesima cifra viene tolta alla legge 37/1994 (“Norme in materia di promozione culturale”), il che conferma il consolidamento di una serie di soggetti attivi sul territorio regionale.
In Commissione sono intervenuti i consiglieri Andrea Defranceschi (5stelle), Thomas Casadei (Pd), Franco Grillini (Idv), Roberto Piva (Pd), Paola Marani (Pd) e il presidente Pagani.
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