Firenze – La cella era condivisa da cinque minorenni, tutti di origine magrebina, che hanno incendiato alcuni materassi, lenzuola e altri oggetti per protestare contro la decisione degli agenti di polizia penitenziaria di farli mangiare in cella anziché nel refettorio insieme a tutti gli altri, e subito dopo aver appiccato il fuoco si sono chiusi nel bagno.
La decisione degli agenti di sorveglianza del carcere minorile di Firenze, nel quale sono detenuti 22 minorenni a fronte di un massimo consentito di 28, era stata presa per evitare che il gruppo di magrebini, composto in tutto da otto ragazzi, si scontrasse con gli alri detenuti, per lo più di origine rumena e cinese, con i quali non sono riusciti a integrarsi. Già nel corso del pomeriggio si era verificato uno diverbio che si sarebbe trasformato in rissa se gli agenti non fossero intervenuti, da qui la scelta di evitare un ulteriore scontro all’interno del refettorio.
La reazione dei ragazzi – L’incendio, fortunatamente non di grossa entità e prontamente spento appena la polizia si è accorta del fumo che usciva dalla cella, ha rappresentato la reazione violenta di protesta da parte della banda di magrebini. I sei poliziotti intervenuti prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, sono stati ricoverati per intossicazione da fumo.