Viadotti che crollano, ponti che collassano, collaudatori che non collaudano, un fiume di soldi che girano intorno agli appalti Anas. Alla fine il suo presidente, Pietro Ciucci, ha deciso di lasciare. Questa mattina, durante un incontro con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, definito “franco” da chi era presente, ha deciso di dimettersi, come il governo si aspettava, rimettendo il suo incarico a partire dall’Assemblea di bilancio prevista per maggio.
Secondo quanto risulta, Ciucci avrebbe ricevuto un messaggio molto chiaro di farsi da parte. Un passo indietro che il governo ritiene necessario per aprire una nuova stagione per i lavori pubblici e per l’Anas, in sintonia con la discontinuità che si sta avviando anche al Ministero dei Trasporti. Sia dall’Anas sia da fonti di governo si smentisce che la spallata finale alla poltrona di Ciucci l’abbia data la puntata di Report mandata in onda ieri sera, ma vedere tutte quelle strade, tutte nel Sud Italia, sbriciolarsi come biscotti sotto l’onda del malaffare, un qualche effetto deve averlo fatto