Presidenta Boldrini, lei è la prima razzista: con gli italiani!

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di Marco Mori

Laura Boldrini è una razzista oppure una paladina dell’integrazione? La domanda ha molto più senso di quanto si possa credere in un primo momento sulla base della mera lettura delle sue smielate dichiarazioni pubbliche e dei suoi “tweet”.

La polemica di questi giorni con Matteo Salvini consente di comprendere appieno come il Presidente della Camera, in realtà, non sia affatto a favore dell’integrazione multirazziale, ma semplicemente contraria agli interessi nazionali. L’integrazione, rammentiamola a questo inadeguato esponente delle Istituzioni, si basa sull’uguaglianza nei diritti ma anche nei doveri. Al contrario per la Boldrini i doveri esistono solo per noi italiani a cui anzi ha mandato un accorato invito: cedete la vostra sovranità! A dirla tutta ha fatto ben di più, ha addirittura auspicato che le nostre resistenze a non cederla siano vinte!

Per la Boldrini integrazione significa semplicemente che il popolo italiano non deve più essere sovrano nel proprio territorio, ma subire le decisioni di terzi (banche o rom che siano, basta solo che non sia il popolo italiano a decidere). Inutile riproporre in questa sede la rilevanza spiccatamente eversiva dell’affermazione del Presidente della Camera in punto sovranità, l’ho già denunciata alle Procure della Repubblica di mezza Italia (clicca qui per leggere), dunque rimaniamo sul tema razzismo per spendere due parole sul confronto con Salvini di questi giorni.

Salvini ha dichiarato con forza “Se andiamo al governo mando il preavviso di sfratto e poi rado al suolo tutto” ed ancora “tolti i figli ai genitori che li fanno rubare”. La frase, per la scelta dei termini, è molto forte ma, al contrario di quella sulla sovranità della Boldrini, è perfettamente legittima sotto il profilo giuridico. Un’occupazione abusiva va infatti smantellata, non farlo sarebbe reato, specificatamente omissione d’atti d’ufficio. Analogamente costituisce omissione d’atti d’ufficio non intervenire in difesa dei minori che vivono nei cd. “campi rom” in condizioni d’illegalità diffusa. Condizioni che compromettono per sempre il loro sviluppo fisico e psichico.

I toni forti di Salvini sono dunque stati un richiamo alla legalità e nel merito risultano assolutamente ineccepibili dal punto di vista giuridico. Pari diritti e pari doveri per tutti, rom compresi, i quali se non vogliono rispettare le nostre regole possono benissimo rimanere a casa loro. Ma evidentemente nei loro paesi non li vogliono più… Saranno autorazzisti? Certamente molto meno di quanto lo siamo noi. Lo dirò chiaramente, se far rispettare le regole è essere razzisti il sottoscritto è il più grande razzista di tutti i tempi.

Veniamo ora alla replica della Boldrini. Testualmente ha definito inquietante la posizione di Salvini invitando a risolvere il problema senza discriminazioni. Evidentemente è la mielosa uscita del Presidente (o della Presidenta come a lei piace essere chiamata) ad essere inquietante visto che pretende che la legge non si applichi ai rom con buona pace dell’uguaglianza e della non discriminazione di cui si erige inopinatamente a paladina. L’occupazione di suolo pubblico per allestire un campo rom è un fatto giuridicamente illecito. O abroghiamo il divieto, allora anche io, se domani perdessi la casa, potrei andare ad allestirmi una tendopoli in una via pubblica, oppure il divieto vale anche per i non italiani. Senza contare che non è certamente razzismo il fatto di segnalare che nei campi rom troviamo, in larga prevalenza, soggetti che vivono di espedienti e spesso di veri e propri atti criminali. Qualcuno può negarlo?

In sostanza la Boldrini ritiene legittimo che delle persone (la nazionalità qui non importa un piffero) possano vivere traendo sostentamento unicamente dall’attività criminale e/o dall’accattonaggio occupando a loro piacimento spazi pubblici e crescendo in tale contesto generazioni di futuri adulti.

La Boldrini non è una paladina dell’integrazione, ma un soggetto che odia così profondamente l’Italia ed i suoi cittadini da arrivare al punto di chiedere, come detto, che cedano sovranità affinché non possano mai più ostacolare il trionfo delle sue idee davvero prive di pregio.

Con rammarico debbo sottolineare che mai ho sentito la Boldrini invocare tutela per i minori che vivono in condizioni indecenti nei campi rom (invece il razzista Salvini ci ha pensato!) venendo iniziati prevalentemente ad attività di natura illecita. I bimbi non hanno alcuna colpa per i crimini dei genitori e sussisterebbe un preciso obbligo di intervenire così sottraendoli a tali contesti di crescita malsana. Non porsi il problema è ancora una volta un fatto illecito.

Riguardo all’uscita del Vaticano si può solo dire che hanno perso una buona occasione per tacere. Non vedo campi rom in piazza S.Pietro. Se vogliono stigmatizzare il comportamento di qualcuno, si concentrino come ha già peraltro correttamente fatto il Papa, sui gruppi finanziari che stanno cannibalizzando il pianeta.