Novità per quel che riguarda le tasse, sarebbe in arrivo l’ennesima stangata: con la riforma del catasto le tasse sugli immobili aumenteranno del 188 per cento. Infatti migliaia e migliaia di alloggi popolari vedranno triplicato il proprio valore catastale e di conseguenza aumenterà e non di poco l’imponibilità fiscale, dalla Tasi all’Imu fino all’imposta di registro. Lo scrive oggi il quotidiano il Giorno.
A breve la riforma del catasto stravolgerà la banca dati degli immobili. Alla nuova classificazione corrisponderà una nuova funzione statistica per ricalcolare il valore patrimoniale dell’immobile, basata sul metro quadro e non più su singoli vani.
Passiamo ai calcoli: “Un quadrilocale da 61 metri quadri – si legge – vedrebbe il suo valore catastale salire da 62.958 euro a 181.396, con un incremento di 118.438 euro. Risultato? I 126 euro che attualmente si pagherebbero di Tasi si impennerebbero a 363. Un incremento pari al 188% in più: quasi tre volte tanto. Un dato elaborato per “Il Giorno” da Agefis, l’Associazione dei geometri fiscalisti”
Mirco Mion, presidente di Agefis: “Questa è una riforma epocale nata con l’obiettivo di perequare la tassazione immobiliare legata oggi a imposte come la Tasi e l’Imu, un domani alla “local tax”, per far sì che si paghi in funzione del valore dell’immobile di cui si è proprietari”.
Con la riforma del catasto, l’aggravio in termini di prelievo colpirà Milano più di altre città, in quanto la distanza tra i valori di mercato e i valori catastali – spiega Luca Dondi, direttore generale di Nomisma – che a livello medio italiano è di poco inferiore al 130%, a Milano è superiore al 145%
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Tanti Italiani non pagheranno più, perche non avranno più soldi per l’imu.Non possono privarsi del pane per foraggiare la bce !