”64 donne 64”: a Imola mostra fotografica di Roberta Giusti

64 DONNE 64: a IMOLA MOSTRA FOTOGRAFICA DI ROBERTA GIUSTI IN MOSTRA AL CENTRO ISOLA DALL’11 AL 19 APRILE

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Imola – “Un bel ritratto non è prerogativa esclusiva di donne giovani e belle”. Sessantaquattro ritratti di altrettante donne tutte nate nel 1964, catturate nella loro “normalità” e “quotidianità”, a testimonianza del fatto che, se il tempo che passa aggiunge certamente rughe, occhiaie, fatica, non toglie però bellezza, fascino e soprattutto consapevolezza e intensità.

La mostra “64 Donne 64”, della fotografa Roberta Giusti, realizzata con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio e in collaborazione con Tilt Imola, inaugurerà il prossimo 11 aprile alle 18, al centro Isola di piazza Matteotti 4 e sarà possibile visitarla fino al 19 aprile. Una prima selezione dei ritratti era stata proposta lo scorso anno a Orvieto, nell’ambito della convention nazionale FIOF: ma è la prima volta che il progetto viene presentato integralmente al pubblico.

“Capita spesso di imbattersi in ritratti molto belli, in cui però i soggetti quasi sempre sono ragazze molto giovani e carine, modelle o aspiranti modelle, molto disinvolte davanti alla macchina fotografica – spiega Roberta Giusti -. Quando invece la protagonista del ritratto non è più tanto giovane ecco che si ricorre a Photoshop, alla levigatura della pelle per eliminare le rughe e tutto ciò che può tradire l’età reale della donna ritratta. Ma davvero il ritratto femminile può essere solo questo?”

Da tale domanda è nata dunque la “sfida”: perché non provare a cogliere la bellezza delle donne “normali”, la loro capacità di vivere le difficoltà della vita quotidiana trovando un proprio equilibrio e una propria serenità?

“La sensazione che ho guardandole in questi ritratti – aggiunge Roberta – è che siano state straordinariamente capaci di trasformare l’insieme delle loro esperienze, belle o brutte, quelle che qualunque persona si trova ad affrontare, in un bagaglio che le ha arricchite, rese più belle e profonde. Quando le guardo mi sento estremamente orgogliosa di tutte loro e di me stessa!”

La scelta dell’anno 1964? “Io stessa sono nata in quell’anno – prosegue Roberta -. Allora ho cominciato a contattare le mie compagne del liceo di Forlì. Poi la voce intorno al mio progetto si è sparsa e le ‘modelle’ hanno iniziato ad autoproporsi. Non ho operato nessun tipo di selezione, tutte coloro che hanno accettato di farsi fotografare sono state inserite nella mostra. Un ritratto per ognuna. Ho chiesto loro di presentarsi nel modo più naturale possibile, tante arrivavano in studio anche dopo una giornata di lavoro”.

Roberta non ha “risparmiato” nemmeno se stessa: il suo ritratto infatti compare tra quelli esposti. “Non ho fatto ricorso ad alcun accorgimento, non ho usato Photoshop per ridurre le rughe, al contrario: in molti ritratti, impietosamente, i difetti della pelle e i segni del tempo sono forse più evidenti che a occhio nudo”. Una realtà proposta senza paura e che fa di questa mostra una testimonianza pura dell’orgoglio femminile, vissuto senza timori del tempo che passa e senza il mito della perfezione a tutti i costi. Il progetto, sviluppato nel corso di due anni, ha trovato sostenitori economici attraverso il crowdfunding lanciato sulla piattaforma francese Kiss Kiss Bank Bank , grazie al quale Roberta è riuscita a finanziare l’allestimento della mostra a Imola, i costi delle stampe e le spese per l’organizzazione.

Biografia. Laureata in Scienze Statistiche ed Economiche, dopo avere lavorato per più di 20 anni in ambiente informatico, Roberta Giusti ha trovato nella fotografia la massima espressione del suo “emisfero destro”, la possibilità di fuga dalla sua parte razionale e logica. Dopo una formazione iniziale da autodidatta, ha seguito un percorso di studi presso lo Shoot Institute di Bologna e diversi workshop, fra cui “The Personal Documentary”, tenuto a New York da Andrew Sullivan e Erica McDonald e organizzato dallo Spazio Labò di Bologna. Una prima selezione dei ritratti realizzati per il progetto “64 Donne 64” è stata scelta ed esposta dalla FIOF in occasione della convention annuale, tenutasi in marzo 2014 a Orvieto.

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