Isis rivendica l’attentato di Tunisi e minaccia nuovi attacchi

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Rivendicato dall’Isis l’attentato di ieri al Museo del Bardo di Tunisi. Il gruppo jihadista dello Stato islamico si è attribuito la “paternità” della strage in un messaggio audio, dove ha anche minacciato ulteriori attentati. Già ieri si era parlato di una rivendicazione dell’Isis, ma stamani il primo ministro tunisino Habib Essid, pur confermando la matrice jihadista, ha detto che non c’erano ancora gli elementi per un’attribuzione.

I terroristi che ieri hanno attaccato il museo del Bardo a Tunisi erano “muniti di cinture esplosive” e di armi “molto avanzate”. Lo ha detto il ministero degli Interni tunisini Najem Gharsalli citato dai media locali.
Il numero delle vittime dell’attentato “sarebbe potuto essere molto più alto”, ha aggiunto il ministro.

Il 15 marzo scorso l’Isis ha pubblicato un video in cui un combattente di Raqqa, in Siria, invitava “i fratelli in Tunisia” ad agire.

L’ultimo bilancio delle vittime fornito dalle autorità tunisine parla di 23 morti: 20 stranieri e tre tunisini. E tra gli italiani, come ha riferito la Farnesina, si contano finora 2 morti e 2 dispersi, “irreperibili” ha detto il ministro Gentiloni, quindi le probabilità che alla fine si debbano accertare 4 vittime tra i nostri connazionali sono alte.