Tre uomini travestiti da soldati avrebbero tentato di attaccare il Parlamento tunisino che ha sede al Bardo e poi rapito un gruppo di turisti stranieri all’interno dell’adiacente museo del Bardo. I due edifici infatti non sono molto distanti tra loro.
Ci sarebbero almeno otto morti nell’attacco terroristico al museo del Bardo, a Tunisi. Lo dice il portavoce del ministro dell’Interno tunisino Mohamed Ali Aroui. Lo riporta Radio Mosaique. Le vittime sono sette turisti stranieri e un tunisino. Le nazionalità dei turisti non sono ancora state confermate.
I colpi di arma da fuoco uditi al Parlamento sarebbero stati sparati da agenti delle forze di sicurezza davanti all’entrata del museo del Bardo nei pressi del Parlamento, e non all’interno. Ora gli agenti antiterrorismo si sono appostati all’esterno del museo del Bardo. Le notizie sono ancora confuse.
Nel gruppo di 20-30 turisti stranieri in ostaggio all’interno del museo del Bardo ci sarebbero anche alcuni italiani. Lo riferiscono i media locali. Due italiani sono feriti, 100 al sicuro.
Un gruppo di turisti sarebbe stato preso in ostaggio all’interno del museo del Bardo, a Tunisi, da terroristi travestiti da soldati. Lo riferiscono i media locali. Gli agenti della sicurezza hanno impedito a giornalisti e deputati di lasciare l’aula del parlamento. Più di 200 turisti erano presenti all’interno del museo del Bardo, a Tunisi, al momento dell’attacco. Lo riferisce l’emittente privata locale Radio Mosaïque FM.
Solo ieri la ministra del Turismo tunisino, Selma Ellouni Rekik, aveva dichiarato: “La Tunisia è un Paese sicuro che può essere visitato tranquillamente” smentendo notizie allarmistiche e falsi video circolati sul web circa presunti rischi legati al terrorismo islamico. “Certamente la situazione in Libia – spiega in un’intervista all’ANSA – non ci aiuta ma le nostre frontiere sono assolutamente impermeabili a qualunque tentativo di infiltrazione. Non c’è nessun problema di sicurezza in Tunisia, è tutto sotto controllo”.
Non tutto e mai sempre sotto controllo . Occorre stare allerta sempre in ogni parte del mondo, cosiderando che il terrorismo non risparmia nessuno e che dilaga nell`universo.