Poiché la minaccia di attacchi da parte di estremisti islamici rimane alta in Francia, il presidente Francois Hollande ha deciso di continuare il dispiegamento di 10.000 soldati per le strade di tutto il paese.
Riferisce RT che, dopo una riunione dei ministri di alto livello, l’ufficio di Hollande ha dichiarato: “La minaccia di attacchi terroristici contro il nostro paese resta alta. Il capo dello Stato ha deciso di mantenere il livello dell’esercito sul territorio nazionale a 10.000 soldati a sostegno delle forze di sicurezza del Ministero dell’Interno”
Un totale di 7.000 truppe farà azione di monitoraggio e protezione degli edifici religiosi che sono “particolarmente minacciati”, aggiunge il comunicato. Gli altri siti che vengono pattugliati dalle truppe sono stazioni, edifici di media e vari altri obiettivi possibili per i terroristi.
La decisione arriva quasi due mesi dopo gli attacchi mortali contro la sede della rivista Charlie Hebdo e un negozio kosher a Parigi nei quali ci sono stati 17 morti.
Tra le misure antiterrorismo, le autorità francesi hanno annunciato la scorsa settimana che avrebbero raddoppiato corsi islamici nelle università per sensibilizzare circa la minaccia dell’islamismo radicale e per evitare che gli imam francesi siano finanziati da fonti estere.
E’ di oggi la notizia che, prima di arrivare a Roma, l’Isis vuole la Casa Bianca, il Big Ben e la Torre Eiffel: il messaggio che rilancia le minacce dello Stato islamico e un monito particolare a Usa, Francia e Gran Bretagna, arriva direttamente da Abu Muhammad al-Adnani, considerato il portavoce del “Califfato nero”.
Ora bisogna vedere se questo dispiegamento di soldati mira a difendere la Francia dal terrorismo di cellule interne al Paese o da quello dell’Isis, che sembrerebbe finanziato dagli USA e alleati. Da chi si sta difendendo la Francia in realtà?