Avanza l’offensiva delle truppe irachene e delle milizie sciite a Tikrit, la citta’ natale di Saddam Hussein ormai sottratta per tre quarti al controllo dell’Isis. A rallentare l’avanzata sono i cecchini negli edifici abbandonati e le mine piazzate dagli jihadisti. L’Isis starebbero anche usando armi non convenzionali: la Bbc sostiene di avere le prove che i miliziani hanno lanciato bombe al cloro e ha mostrato un video di un’esplosione in cui si nota il caratteristico fumo arancione. Si tratterebbe di ordigni prodotti in modo rudimentale che emanano un fumo tossico che puo’ seccare i polmoni, anche se meno letale del gas nervino. Secondo gli esperti, servono soprattutto a terrorizzare la popolazione.
Il ministro della Difesa di Baghdad, Khaled al Obeidi, che mercoledi’ si e’ recato in visita nella provincia di Salah al Din, ha avvertito che le prossime ore saranno “cruciali” e “l’operazione ha raggiunto finora tutti gli obiettivi prefissati”. Il ministro ha confermato anche come l’offensiva veda “un ruolo primario” delle milizie sciite della Mobilitazione popolare e delle formazioni armate sunnite filo-governative.
Oggi, secondo una fonte del Samarra Operations Command della provincia di Salah al Din, le forze irachene hanno conquistato la Zona Industriale e piazza delle Celebrazioni, vicino al centro. Proprio nel quartiere di al-Zuhur, vicino piazza delle Celebraioni, e nei pressi del palazzo presidenziale sono in corso i piu’ violenti combattimenti.
Dallo scorso giugno, quando conquistarono la citta’ in u’offensiva che si fermo’ a poche decine di chilometri da Baghdad, gli jihadisti hanno usato proprio il palazzo presidenziale come quartier generale delle loro operazioni. Mercoledi’ le forze di Baghdad hanno compiuto nuovi importanti progressi, conquistando posizioni nei quartieri di al Qadsiyah, al Hayakel, al Daiyoum, al Asry e al Sinai.
Intanto, gli Stati Uniti – che non si capisce ancora da che parte stanno – avrebbero chiesto al governo iracheno tre giorni di cessate il fuoco (mentre ISIS continuerà a bombardare indisturbato) con la scusa consentire lo sgombero dei civili rimasti in citta’: e’ quanto ha riferito una fonte del Supremo consiglio islamico iracheno (Isci), principale forza politica sciita del paese.
La coalizione internazionale a guida Usa non sta partecipando con i propri raid aerei alle operazioni in corso a Tikrit, dove invece si trovano consiglieri militari inviati dall’Iran, fra i quali l’influente generale Qassem Suleimani, capo della Forza Qods delle Guardie della rivoluzione islamica.