Condannato per violenza sessuale e procurato aborto della figlia, forse in un momento di delirio ha riferito di avere abbracciato la fede musulmana e, ammettendo le sua responsabilità, ha chiesto di essere spedito a Damasco per essere condannato a morte.
Protagonista della vicenda un 40enne sudamericano condannato dal Tribunale di Rimini a 6 anni e 4 mesi. L’uomo, nel 2012, aveva abusato della figlia 13enne, l’aveva messa incinta per poi costringerla ad abortire prima di fuggire in Svezia.