Un uomo accusato di aver preparato un attacco al Campidoglio ha chiamato una stazione televisiva dal carcere e ha detto che se non fosse stato arrestato sarebbe andato a Washington per sparare in testa al presidente Obama L’emittente WXIX-TV di Cincinnati ha detto che Christopher Lee Cornell, 20 anni, ha chiamato dal carcere dove e’ detenuto, ha confessato di essere un sostenitore dell’Isis e ha detto di voler uccidere funzionari del governo in rappresaglia per gli attachi Usa contro sull’organizzazione.
La stazione ha mandato in onda parte della telefonata nonostante l’avvocato di Cornell avesse sostenuto che potrebbe violare il diritto del suo cliente a un processo equo. All’intervistatore che gli chiedeva cosa avrebbe fatto se non fosse stato arrestato, Cornell ha detto che avrebbe preso una delle sue armi, “l’avrei puntata alla testa di Obama e avrei tirato il grilletto, poi avrei sparato a senatori e deputati e avrei attaccato l’ambasciata israeliana”.
Cornell, che piu’ volte si e’ definito musulmano, ha detto di voler vendicare “la continua aggressione americana contro il nostro popolo e il fatto che l’America, in particolare il presidente Obama, vuole fare la guerra contro Stato islamico”.
“ISIS è l’esercito segreto degli Stati Uniti”
“Si potrebbe dire che sono un terrorista, ma allora anche le truppe americane che rubano le nostre risorse, uccidono la nostra gente e violentano le nostre donne”. Cornell ha detto che il sostegno all’Isis negli Stati Uniti e’ molto diffuso. “Siamo qui in Ohio. Siamo in ogni stato,” ha detto, “Siamo piu’ organizzati di quanto si pensi”.
Cornell e’ stato arrestato fuori da un negozio di armi il 14 gennaio, dopo che l’FBI