ROMA – Si stringe il cerchio attorno ai rapinatori-killer che il 4 gennaio scorso a Roma hanno ucciso il cittadino cinese Zhou Zheng, 31 anni, e sua figlia Joy, di nove mesi. I rapinatori, che sono due stranieri immigrati, come riportato oggi anche da alcuni quotidiani, avevano lasciato due borse sottratte durante la rapina in un casolare abbandonato a due chilometri dal luoge del delitto e popolato da tunisini, marocchini, romeni e maghrebini. Una delle due borse, quella della donna, era vuota, mentre l’altra era quella del 31/enne e conteneva 16mila euro. Le loro tracce, tra cui le impronte, sono state lasciate su diversi oggetti da loro abbandonati, come il motorino usato per la fuga e i caschi. I rapinatori sarebbero stati ripresi anche da alcune telecamere. In queste ore i carabinieri stanno lavorando senza sosta per chiudere il caso al più presto.
CONTROLLI A TAPPETO, IN CAMPO 400 CC IN PIU’ – Proseguono i controlli dei carabinieri, ai quali si sono aggiunte altre 400 unità assegnate in base al terzo patto per Roma Sicura, nei quartieri della periferia romana. L’arrivo dei rinforzi è stato accelerato dopo il vertice al Viminale tenutosi all’indomani del duplice omicidio di un cinese di 31 anni e della figlia di nove mesi. I 400 aggiuntivi provengono dalle Compagnie di Intervento Operativo dell’Organizzazione Mobile dell’Arma dei Carabinieri. Sono sette le persone arrestate e due quelle denunciate nelle ultime 24 ore di attività. Gli arresti – 4 per furto, 2 per stupefacenti, 1 per resistenza a pubblico ufficiale – sono stati eseguiti tutti in flagranza di reato. In particolare, nel quartiere di Centocelle, nel pomeriggio di ieri sono stati impiegati oltre 60 carabinieri, tra stazioni, Nuclei Operativi e rinforzi della Linea Mobile; sono stati controllati 90 mezzi e 130 persone, 43 persone sottoposte ad arresti domiciliari e a varie misure cautelari; eseguite tre perquisizioni per la ricerca di armi oltre a numerose perquisizioni personali e veicolari; inoltre sono stati disposti posti di blocco lungo le strade dei quartieri interessati per la ricerca di droga, refurtiva ed altro. Quindici i giovani segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo come assuntori di sostanze stupefacenti. ansa