Si spezza il fronte interno al Pd. Anche Pierluigi Bersani non si trattiene più e, attraverso un’intervista che uscirà venerdì su Avvenire, lancia un secco avvertimento al premier Matteo Renzi su Italicum e riforma costituzionale: “Il combinato disposto” tra i due testi “rompe l’equilibrio democratico. Se la riforma della Costituzione va avanti così io non accetterò mai di votare la legge elettorale”.
Incostituzionale – Bersani critica fortemente anche il Jobs Act, del quale il governo ha emanato i decreti attuativi la settimana scorsa. Il testo, ha spiegato, “mette il lavoratore in un rapporto di forze pre-anni ’70” e perciò si pone “fuori dall’ordinamento costituzionale”.
Snobba il vertice – Poi l’ex segretario del Pd ha detto che non andrà domani all’incontro dei parlamentari del Pd in Largo del Nazareno. “Non ci penso proprio. Perché io m’inchino alle esigenze della comunicazione, ma che gli organismi dirigenti debbano diventare figuranti di un film non ci sto”, dice l’ex-segretario.
Allora perché lo hai votato ?
io ero un lavoratore negli anni pre settanta e posso dire che se siamo riusciti a creare un italia che adesso stiamo distruggendo è perché avevamo molti privilegi in meno e le aziende avevano meno costi di oggi Pertanto se tutti facessero un passo indietro e si togliessero i grandi sprechi di oggi forse potremmo migliorare un po le cose.Oggi vedo tanti diritti e pochi doveri .perché?
questo si sveglia adesso !