Hillary Clinton si ammanta di femminismo e si candida alla Casa Bianca

Anche se i toni erano elettorali, il discorso pronunciato da Hillary alla Silicon Valley Conference for women, dove il biglietto d’ingresso costava 245 dollari, era a pagamento. Non è stato reso noto l’ingaggio, ma l’ex segretario di Stato solitamente prende tra i 250mila e i 300mila dollari a discorsi.

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Per le donne americane è arrivato il momento di “rompere ogni ultimi glass ceiling”, il soffitto di cristallo che tradizionalmente blocca loro il cammino verso i vertici nella politica e nell’economia. Parlando a 5mila donne manager paganti della Silicon Valley, Hillary Clinton ha praticamente spazzato via ogni ultimo dubbio sulla sua nuova corsa alla Casa Bianca, presentando anche una sorta di programma elettorale teso a “ristabilire la crescita economica” e sanare le divisioni del Paese.

Nell’intervento a Santa Clara, l’ex segretario di Stato si è fermata quindi un soffio prima dell’annuncio formale della candidatura che arriverà “al momento opportuno”, ha spiegato sottolineando che sta mettendo a punto la campana. Ma la democratica ha già parlato da candidata alla presidenza: “dobbiamo ristabilire la crescita economica facendo aumentare i salari alla maggioranza degli americani e dobbiamo ristabilire la fiducia e la cooperazione all’interno del sistema politico in modo che possiamo agire da grande Paese quale siamo”.

La Clinton ha poi citato il messaggio per la parità salariale tra uomini e donne che Patricia Arquette ha lanciato durante alla premiazione degli Oscar: “Tutti abbiamo applaudito il suo discorso perché ha ragione, è arrivato il momento di avere la parità salariale una volta per tutte”. Ed a proposito di salari, Hillary ha insistito, anche questo in piena campagna elettorale, sulla necessità di aiutare i troppi americani “che si sentono venire meno il terreno sotto i piedi”, cioè la classe media che vede i propri salari bloccati mentre quelli dei manager continuano a salire.