150 i cristiani assiri rapiti dai militanti dello Stato islamico

isis-Kirkuk

 

Sono 150 i cristiani assiri presi in ostaggio nel Nord-Est della Siria dai jihadisti dello Stato islamico (Isis), che oggi dovrebbero diffondere un messaggio minacciando di ucciderli. E’ quanto ha dichiarato alla Cnn il fondatore della Rete assira per i diritti umani, Osama Edward, riferendo di notizie raccolte sul campo dall’organizzazione che ha sede in Svezia.

I cristiani, tra cui donne, bambine e anziani, sono stati rapiti ieri nei villaggi situati nei pressi di Tal Tamer, nel Nord-Est della Siria, e sarebbero stati portati in zone controllate dai jihadisti. Attivisti dell’organizzazione “Raqqa viene massacrata in silenzio” hanno riferito su Twitter di cristiani trasferiti a Raqqa, roccaforte dell’Isis in Siria. L’ultimo messaggio ricevuto dagli ostaggi è stato inviato via cellulare da una donna al marito, ha raccontato Edward, secondo cui i sequestratori stavano interrogando i cristiani per sapere se sono membri delle milizie locali.

“Rischiano di morire”, come già accaduto ad altri assiri presi di mira in Iraq e ai 21 cristiani egiziani uccisi dall’Isis in Libia, ha detto Edward. “Forse li aspetta lo stesso destino – ha aggiunto – per questo chiediamo al mondo, agli Stati Uniti, all’Europa, alle forze della coalizione di proteggere gli assiri, di salvare gli assiri in Siria”.

Il fondatore dell’organizzazione assira ha quindi riferito di circa 35 località conquistate dai jihadisti, con la conseguente fuga di migliaia di famiglie; circa 600 famiglie hanno trovato rifugio nella Cattedrale di Santa Maria ad al-Hasakah, città controllata dal governo siriano e dai curdi. tiscali