“La situazione in Libia e’ realmente pesante per questo ritengo che un intervento sia inevitabile. Si tratta di decidere in fretta cosa fare per riportare la situazione alla normalita’, garantire un controllo delle coste che impedisca nuove partenze di soggetti tra cui potrebbero celarsi dei terroristi e fermare l’espansione delle truppe dell’Isis, o meglio annullare la loro presenza in quel Paese, anche per impedire possibili conseguenze pericolose che potrebbero riguardare in modo preoccupante tutta l’Europa e non solo l’Italia“.
Lo ha affermato in una dichiarazione sulla crisi libica il presidente leghista del Copasir, Giacomo Stucchi. “La situazione e’ gravissima e la comunita’ internazionale deve decidere in fretta cosa fare“, ha detto. “Visto il numero elevatissimo di persone, alcune centinaia di migliaia, che sulle coste libiche aspettano di raggiungere l’Italia – ha proseguito Stucchi- il rischio, nonostante l’impegno dell’intelligence, che possibili terroristi – anche non coordinati tra loro – si nascondano sui barconi in partenza e’ concreto”.
E “certo – ha continuato Stucchi- fino ad ora, vista la situazione delicata, ogni soggetto che arriva viene controllato in modo approfondito. Mi chiedo pero’, con molta preoccupazione, come si possano garantire controlli adeguati nel caso di arrivi in massa, magari 10.000 in un giorno. Lavorare al meglio per Forze dell’ordine e Intelligence in una simile situazione sarebbe impossibile e i terroristi potrebbero sfruttare proprio questa difficolta’ per far arrivare i loro uomini“.
“Per questo – ha concluso il presidente del Copasir- nell’attesa delle scelte della comunita’ a’ internazionale, almeno un intervento che in via preventiva impedisca a nuovi soggetti di raggiungere le coste italiane, anche grazie alla collaborazione con altri Paesi del nord Africa, risulta indispensabile. La logica razionale della prevenzione consiglia questo. E oltre che razionali quando in gioco c’é la sicurezza dei cittadini, Parigi e Copenhagen insegnano, bisogna essere anche molto pragmatici”. asca
Sono d’accordo! Ma come si riesce a fermarli se si ha il dovere di salvare i profughi in alto mare? E se ormai dall’altra parte sulle coste libiche l’organizzazione delle partenze sui barconi e’ in mano all’Isis? E la nostra polizia che scorta i barconi scappa perché minacciata dalle armi dei terroristi? Con attacchi armati a nostra volta? Solo dalla parte dell’Italia perché l’ONU vuole risolvere tutto con diplomazia?
stiamo sempre aspettando che si prendano provvedimenti per fermare tutta questa gente cosa pensiamo di poter fare per fermare questo macello?ci vogliamo dar da fare o vogliamo una rivolta con tutto quello che segue?
Finalmente dopo quasi un anno che da ignorante in materia lo capiva da molto lontano che chi arrivavano non tutti erano controllati al 100×100 anche perchè non era possibile chi erano da dove venivano che malattie avevano che intenzioni avevano i risultati già si è visto con tantissimi stupri,rapine,spaccio,omicidi e tentati omicidi, HA RAGIONE IL CAPO DEL CAPISIR Politici sbrigatevi fine che siete in tempo poi non andate trovando le chiacchiere morte, io non sapevo, io non centro, non ci si aspettava una situazione del genere, e così via come fate sempre ma stavolta la cosa è seria !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!