“La questione libica è il prodotto della mancanza di dialogo tra popoli. Molti protagonisti, come gli esuli libici a Il Cairo, non sono mai stati sentiti”. Queste le parole dell’ex premier Romano Prodi sull’avanzata dell’Isis in Libia e sugli scenari di intervento da parte della comunità internazionale.
L’ex presidente della Commissione Ue dice subito “no alla guerra”, a meno che non sia esperito “ogni tentativo di dialogo”. “Quando si vuole agire in un Paese, bisogna conoscere tutta la complessità della situzione e le conseguenze delle azioni”, scandisce Prodi, nell’intervista di Enrica Agostini di Rai News 24.
“Non so perché sulla richiesta del governo libico di essere io il mediatore con la comunità internazionale, non sia stato effettivamente coinvolto”, chiarisce l’ex presidente della Commissione Ue. “Io sono sempre stato a disposizione del mio Paese e della pace”, aggiunge Prodi. “Nulla si può fare senza l’Onu, ma alle Nazioni Unite manca una guida”
E sugli scenari della situazione in Libia, l’ex premier avverte: “Nulla si può fare senza l’Onu, ma l’Onu ha poche armi, e il problema di oggi è che nelle Nazioni Unite nessuna Potenza ha un ruolo catalizzatore, di guida”. “In questo caso, però – prosegue il fondatore dell’Ulivo – siamo nella situazione ideale per l’intervento delle Nazioni Unite, perché tutte le grandi potenze hanno paura dell’Isis”.
Bravo Prodi! Finalmente qualcuno che dice cose sensate!
Tutte le grandi potenze hanno paura.
Ma la Giordania no…..
anche l ONU è con dirigenti che non comandano niente servono solo le varie correnti quando si potrà contare su dei dirigenti che battono i pugni sul tavolo per ottenere risultati di pace tra le varie nazioni?
Condivido, bastava copiare i 2 Politici Grechi, speriamo che ci riescano perchè sono soli nessuno si è schierato neanche almeno un cenno, no tutti contro che popoli di merda, tutto per il dio denaro, e si passa sopra senza nessuna pietà nemmeno su persone anziane e ai tanti bambini deceduti per fame e mancanza di medicine in Grecia.