E’ in corso l’operazione di rimpatrio degli italiani presenti in Libia. Lo si apprende da fonti della Farnesina. La situazione nel Paese nordafricano si e’ infatti deteriorata a tal punto che, gia’ dal primo febbraio, il sito Viaggiare Sicuri del ministero degli Esteri invitata i connazionali a lasciare i territorio libico.
L’operazione a tutela della comunita’ italiana in Libia messa in atto dal governo e che viene definita in gergo di “alleggerimento”, riguarda un centinaio circa di persone; e non e’ detto che venga conclusa in giornata. La Marina Militare sta scortando la nave che trasporta gli italiani gia’ prelevati.
La Farnesina informa in un comunicato che “l’ambasciata d’Italia a Tripoli ha sospeso oggi le sue attivita’ in relazione al peggioramento delle condizioni di sicurezza. Il personale e’ stato temporaneamente rimpatriato via mare. I servizi essenziali saranno comunque assicurati.
Nelle ultime settimane e fino a poche ore fa la Farnesina e l’ambasciata a Tripoli hanno nuovamente e direttamente ribadito la raccomandazione agli italiani, in particolare a quanti presenti in Libia per ragioni di lavoro, a lasciare temporaneamente il Paese alla luce della crescente instabilita’ sul terreno. In questo quadro ai connazionali e’ stata anche offerta assistenza logistica”.
“La chiusura temporanea della nostra ambasciata e’ avvenuta in modo tempestivo e ordinato e di questo ringrazio i responsabili della Farnesina e delle altre amministrazioni che hanno collaborato all’operazione. La chiusura si e’ resa necessaria a causa del deteriorarsi della situazione in Libia”, cosi’ il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
“L’Italia rimane al lavoro con la comunita’ internazionale per combattere il terrorismo e ricostruire uno stato unitario e inclusivo (???) in Libia, sulla base del negoziato avviato dall’inviato speciale dell’Onu (Bernardino) Leon, al quale continuera’ a partecipare il nostro inviato speciale ambasciatore Buccino”.
“Il peggioramento della situazione -conclude il ministro – richiede ora un impegno straordinario e una maggiore assunzione di responsabilita’, secondo linee che il governo discutera’ in Parlamento a partire dal prossimo giovedi’ 19 febbraio.
L’Italia promuove questo impegno politico straordinario ed e’ pronta a fare la sua parte in Libia nel quadro delle decisioni delle Nazioni Unite”. agi
Gli Italiani alla fuga e noi andiamo a prendere o a soccorrere quelli che ci fanno scappare, bella questa.