Il tribunale di Roma ha condannato a 1 anno e 3 mesi Fabio Rainieri, ex parlamentare della Lega Nord e attuale vicepresidente dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola, per la pubblicazione sul proprio profilo Facebook di una foto dell’allora ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, con il volto ritoccato in modo da apparire una scimmia.
Era imputato di diffamazione con l’aggravante della discriminazione razziale. I giudici l’hanno anche condannato ad un risarcimento di 150 mila euro. La Kyenge poi, mai sazia di vendetta, lo ha anche umiliato pubblicamente La Kyenge umilia Raineri: 150mila euro non bastano, giardiniere in casa mia
Potete immaginare (e lo vedete nel video) il disappunto della ex ministra quando è stata negata l’autorizzazione a procedere contro Calderoli che aveva detto che la Kyenge faceva pensare a un orango. La ex ministra, che punta sul colore della sua pelle per annientare ogni critica su di lei, ma non fa mai un’analisi sulle parole che dice, spesso inappropriate, verso gli italiani, si lamenta di essere stata abbandonata anche dagli esponenti del suo partito.
Evidentemente anche il Pd è stufo di ragionamenti cervellotici. La Kyenge ne prenda atto e cerchi di capire che le critiche non c’entrano con il colore della pelle (della quale lei si fa scudo), ma con quello che lei dice, come accade ad ogni politico. Berlusconi è stato chiamato piu’ caimano che con il suo vero nome, ma da politico liberale non ha mai denunciato nessuno.
noi non faremmo caso al colore della sua pelle: è lei che ci istiga al razzismo
Se si trova nel PD altro che abbandonata è stata premiata non per il colore della sua pelle, e non aggiungo altro.
E’ lei la prima ad essere razzista! Che la smetta con le contro accuse! E che faccia il suo lavoro per cui è pagata! Chi fa politica dovrebbe sapere che spesso purtroppo si è bersaglio di qualche squallida offesa! Ma continuare a lamentarsi offendendo a propria volta chi l’ha offesa non è da buon politico!