Il Tribunale di Anversa ha condannato a 12 anni di prigione Fouad Belkacem, fondatore dell’organizzazione Sharia4Belgium. Gruppo che negli ultimi anni avrebbe fatto proselitismo tra i giovani belgi trasformandoli in miliziani jihadisti.
Oltre a Fouad Belkacem sono state condannate, a pene minori, altre 45 persone, 38 delle quali in contumacia e ritenute al momento impegnate nei combattimenti in Siria e Iraq.
Dal tribunale di Anversa anche la decisione di definire Sharia4Belgium un’organizzazione terroristica a tutti gli effetti.
Tra i condannati anche Brian De Mulder, dato per disperso in Siria. Per la madre Ozana Rodrigues il tribunale è stato troppo clemente nei confronti di Belkacem: “Si è preso mio figlio. Un giorno è partito senza nemmeno dire ciao. Come mio figlio in tanti hanno seguito, qui in Belgio, le parole di Belkacem e lo Stato gli da appena 12 anni di prigione. Vivere in una prigione belga è come vivere in albergo, mi dispiace ma questo Paese è ridicolo!”.
Tra i presenti in aula, invece, c’era Michel Delefortrie, ex jihadista rientrato da poco dalla Siria e condannato a 3 anni di libertà vigilata. Un segno di speranza per il suo avvocato:” E’ un chiaro segnale per tutti i ragazzi partiti per la Siria e l’Iraq, che ora si trovano li e che vogliono tornare. Certamente, dovranno assumersi le loro responsabilità, ma tutti coloro che non si sono macchiati di crimini di sangue potranno essere reintegrati nella società”.
Trecentocinquanta i miliziani belgi partiti per la jihad, un numero importante se paragonato al totale della popolazione belga. Come spiega il nostro inviato Olaf Bruns:“Il verdetto del tribunale di Anversa contro i miliziani di Sharia4Belgium funge anche da deterrente. Fondamentale per un Paese come il Belgio dal quale è partito un alto numero di miliziani verso Iraq e Siria”.
euronews