Il governo della Svizzera ha proposto un disegno di legge per la limitazione dell’immigrazione dai Paesi dell’Unione europea, ma ha puntualizzato che sta discutendo con l’Ue come procedere per non violare i trattati bilaterali, come quello della libera circolazione delle persone. Il governo pensa di porre dei limiti annuali sul numero di persone autorizzate a trasferirsi in Svizzera, ha spiegato la presidente Simonetta Sommaruga, che non ha però offerto alcun dettaglio in merito.
Maja Kocijancic, portavoce europea, ha affermato che l’Ue esaminerà il disegno di legge studiandone la compatibilità con il trattato bilaterale sulla libera circolazione delle persone.
La bozza prevede di chiedere ai datori di lavoro di privilegiare i cittadini svizzeri nelle loro assunzioni, anche se ci saranno delle eccezioni per quanto riguarda particolari lavori per cui è difficile trovare personale.
Un anno fa la popolazione svizzera votò in un referendum per imporre quote sull’immigrazione, proposto da un partito di destra. La misura venne osteggiata duramente dal governo e dalle banche svizzere, dalle compagnie farmaceutiche e da altre industrie che si appoggiano su dipendenti altamente specializzati provenienti da tutta l’Ue. Alla fine del 2013 gli stranieri componevano quasi il 24% della popolazione svizzera, una delle proporzioni più alte di fra le economie occidentali. Fonte Reuters