Tre militanti cinesi dell’Isis sono stati giustiziati nei mesi scorsi dall’organizzazione jihadista perche’ avevano tentato di fuggire dall’Iraq. Lo ha riferito il tabloid cinese Global Times, citando un funzionario curdo. Uno di loro e’ stato ucciso con un colpo di pistola dopo essere stato catturato e imprigionato, mentre gli altri due sarebbero stati decapitati.
I tre cittadini cinesi appartenevano all’East Turkestan Islamic Movement (Etim), secondo il quotidiano cinese, affiliato al Quotidiano del Popolo, l’organo ufficiale del Partito Comunista Cinese. L’Etim, o Tip (Turkestan Islamic Party) e’ il movimento separatista della regione autonoma ai confini con l’Asia centrale dello Xinjiang, che chiede l’indipendenza da Pechino.
Secondo l’anonimo funzionario curdo, uno dei tre sarebbe stato giustiziato a settembre scorso, dopo essere stato catturato mentre cercava di fuggire in Turchia per iscriversi all’universita’, mentre gli altri due sono stati decapitati assieme ad altri 11 con l’accusa di tradimento.
Nessun commento, finora, dal ministero degli Esteri cinese che ha ribadito, invece, l’opposizione a ogni forma di terrorismo. “La Cina e’ pronta a collaborare con la comunita’ internazionale per combattere le forze del terrorismo, incluso l’East Turkestan Islamic Movement”, ha dichiarato il portavoce Hong Lei senza citare la vicenda dei tre militanti, “per salvaguardare la pace, la sicurezza e la stabilita’ globale”
In base alle ultime statistiche del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese, sono state piu’ di 800 le persone arrestate nel 2014 mentre cercavano di varcare i confini cinesi per unirsi al jihad in Medio Oriente, e due cittadini uighuri sono stati uccisi nelle scorse settimane mentre cercavano di superare il confine con il Vietnam, generalmente considerata dalle autorita’ cinesi come la prima tappa verso i territori del califfato per gli estremisti cinesi.
Secondo stime non riconosciute da Pechino sono circa 300 i militanti cinesi che si sono uniti al gruppo dello Stato Islamico, ma secondo i risultati di un rapporto israeliano della scorsa estate, gli jihadisti cinesi al di fuori dei confini della Cina sarebbero circa mille, molti dei quali si starebbero addestrando nei campi del Pakistan. agi