Cosa volesse fare di quei “dieci minuti di diretta” chiesti pistola alla mano nessuno, al momento, lo sa. Tranne, forse, quegli inquirenti che lo hanno in custodia e lo hanno interrogato.
È durato poco il tentativo di irruzione di Tarik Zahzah nella programmazione della tv pubblica olandese a Hilversum, nei Paesi Bassi, a pochi chilometri da Amsterdam.
Diceva di essere un hacker e di avere imprecisati segreti internazionali da svelare dagli schermi il giovane che in serata ha fatto irruzione armato negli studi della tv pubblica olandese Nos, a Hilversum, vicino ad Amsterdam, scatenando il terrore.
Il suo nome è Tarik Z. , è uno studente di 19 anni di origini arabe. Il suo arresto, da parte di un team di poliziotti, è avvenuto dopo pochi minuti sotto gli occhi delle telecamere. Le trasmissioni, interrotte durante il blitz, sono infine riprese.
Dalle prime informazioni raccolte, sembra che l’autore di questa incursione volesse leggere una lettera – durante il Tg delle 20 – per chiedere più armi nucleari per l’Olanda.
Si è rivelata un’arma giocattolo – anche se all’apparenza simile a un modello vero – la pistola con cui un giovane intruso ha fatto ieri sera irruzione negli studi della tv pubblica olandese Nos a Hilversum, a pochi chilometri da Amsterdam. Lo ha reso noto la polizia dopo l’arresto. Il procuratore Johan Bac ha precisato che il protagonista del blitz dovrà rispondere di minaccia, possesso di armi e tentato sequestro di ostaggi.
Mi rendo conto che il terrorismo, oggi, è di moda, chissà perchè!
Il voler essere, a tutti i costi, protagonisti di azioni proibitive, un tempo impensabili, è frutto dell’indiscussa indifferenza della società, verso il rispetto delle regole, e della Persona.
Secondo me, le mode e la violenza gratuita di tutte le forme di messaggio che si trovano nell’informazione, sotto tutti gli aspetti, films compresi, giocano un ruolo determinante nel formare individui psichiatrici capaci di tutto.