Egitto: cristiani uccisi e chiese assaltate nei disordini del 25 gennaio

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Ci sono almeno tre cristiani copti – compreso un bambino di 10 anni – tra le vittime degli scontri esplosi al Cairo e in altre città egiziane in occasione del quarto anniversario della sollevazione che il 25 gennaio 2011 provocò la fine del lungo regime del Presidente Hosni Mubarak. Fonti locali consultate dall’Agenzia Fides aggiungono che, durante i disordini, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro la chiesa di San Raffaele arcangelo, nel distretto cairota di Maadi. Mentre in altre aree urbane, come quella di Beni Suef, le forze di sicurezza hanno chiuso le strade intorno alle chiese per prevenire eventuali assalti da parte di bande islamiste.

Il bambino rimasto ucciso si chiamava Mina Rafaat ed è rimasto colpito da un proiettile vagante.. Il bilancio ufficiale diffuso dai media egiziani parla di 18 morti e più di cinquanta feriti. “In buona parte – conferma all’Agenzia Fides Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh – gli scontri sono avvenuti tra la polizia e i gruppi legati ai Fratelli Musulmani, che puntano a accreditare l’immagine di un Egitto ancora destabilizzato” (GV) (Agenzia Fides 26/1/2015).

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