I separatisti filo-russi hanno preso il controllo dell’aeroporto di Donetsk. Lo scalo da un miliardo di dollari, messo a punto per gli europei di calcio del 2012, è ridotto a un ammasso di detriti. Le forze ucraine hanno ammesso di aver cercato di mantenere le posizioni per sei giorni, ma di aver dovuto desistere. I ribelli dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk il 15 gennaio avevano lanciato una pesante offensiva per riconquistare le posizioni ucraine. La battaglia per l’aeroporto ha lasciato sul campo 40 persone solo nelle ultime 24 ore. Per le forze ucraine è una doppia sconfitta, dopo aver perso anche l’aeroporto di Lugansk.
Le ultime vittime civili, a Donetsk, sono state raggiunte da un tiro di mortaio a una fermata dell’autobus. Tredici persone sono morte alla fermata e all’interno di un autobus. Non sono chiare chi sia all’origine dell’attacco.
Dozzine di case sono rimaste distrutte nei bombardamenti nella città di Makiivka, vicino a Donetsk. Un residente ha accusato le forze ucraine. Entrambe le parti sono in allerta nel timore di una nuova offensiva e i colloqui di pace rischiano lo stallo.