La UE regala 40 mln di euro alla Tunisia per la riforma della giustizia

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Si è concluso con successo un programma dell’Unione europea destinato al rafforzamento dell’Ispa (Istituto superiore professione avvocatura). Del valore totale di 630 mila euro e della durata di tre anni il progetto è riuscito a mettere l’Ispa nelle condizioni di poter svolgere agevolmente il suo mandato originario, ovvero la preparazione alla professione di avvocato, così come previsto dalla Costituzione del gennaio 2014 all’art. 105.

Il sostegno all’Ispa è il precursore di un’importante programma europeo di sostegno alla riforma della giustizia la cui prima fase è cominciata già nel 2012, del valore di 25 milioni di euro, cui seguirà una seconda fase nel 2015 che beneficerà di 15 milioni di euro supplementari. In tutto 40 milioni di euro

I principali obiettivi raggiunti del lavoro di equipe congiunto di Ispa, dell’Ordine avvocati, degli esperti delle scuole francesi di avvocatura e di Avvocati senza Frontiere insieme al ministero della Giustizia e dell’Insegnamento superiore tunisini riguardano la formazione iniziale, la formazione dei formatori e la formazione continua. La creazione di un sito web permetterà inoltre una migliore diffusione dell’informazione agli studenti e la possibilità di formazione a distanza (http://www.ispavocat.tn).

L’apertura infine alle migliori pratiche europee proseguirà grazie a partenariati sviluppati nel quadro del progetto insieme a due scuole di avvocati francesi: l’HEDAC et l’ERAGE. Il capo delegazione della Ue in Tunisia, Laura Baeza, nel presentare i risultati del progetto ha indicato che il sostegno all’Ispa rientra nell’ambito della politica di vicinato dell’Unione che privilegia le azioni di rafforzamento dello Stato di diritto, principalmente mettendo in campo le garanzie costituzionali per l’indipendenza della giustizia, l’accesso alla giustizia e la riforma penitenziaria.

Il progetto di sostegno all’Ispa è attuato da un consorzio coordinato da Avocats Sans Frontières France, due scuole francesi di avvocatura (HEDAC et ERAGE) e dalla società italiana di soluzioni informatiche SOGES. (ANSAmed).