Castel San Pietro (Imola) – Di politica potevi non saperne molto, votare partiti lontani anni luce dal suo, ma se nel cuore avevi Castello, allora la porta della Ferramenta Parenti era sempre aperta. Lui dietro al banco, tra brugole e tasselli, impegnato a parlare di bilanci comunali mentre serviva clienti. Un gilet multitasche, divisa d’ordinanza di Marco Parenti e gli occhiali al collo sempre pronti a calarseli sul naso perché là, nel retrobottega della ferramenta, c’era quel mondo di cui amava parlare, discorrere, dibattere: 28 anni di vita del Comune, attraverso pile di documenti, vissuta da consigliere d’opposizione. Ma ieri il bel sorriso di Marco – che in gioventù gli era valso pure il paragone con Jean-Paul Belmondo – è scomparso per sempre. Loriportsa il resto del carlino
A portarlo via è stato un malore improvviso che lo ha stroncato a 58 anni, nella sua casa di Montecalderaro, poco prima delle 16. A nulla è valsa la corsa verso i monti dell’elisoccorso da Bologna e del fratello Mario, medico molto conosciuto e oggi anche lui consigliere comunale d’opposizione. Marco se n’è andato portandosi via il cuore della città, lasciando le donne che amava, la moglie Manuela e le figlie Laura ed Elena, e un’eredità civica senza precedenti.