I paesi del Sud Europa devono “realizzare le riforme”. Lo ha detto Mario Draghi intervistato da Die Zeit, aggiungendo che “la produttivita’ del paesi del Sud Europa deve aumentare”. Draghi inoltre ribadisce che l’euro e’ “irreversibile”.
La Bce non ha “possibilita’ di azione illimitate” in vista del direttivo del 22 gennaio. Lo sostiene il presidente della Bce Mario Draghi, secondo il quale per assicurare la stabilita’ dei prezzi nell’Eurozona serve una politica monetaria espansiva. E’ quanto emerge dalle anticipazioni di un’intervista che Draghi ha concesso al giornale tedesco Die Zeit.
Secondo il numero uno dell’Eurotower, per raggiungere a medio termine l’obiettivo di un’inflazione, al 2%, la Bce deve “mantenere i tassi bassi e lavorare a una politica monetaria espansiva che accompagni la crescita”. Draghi ammette che all’interno del direttivo ci sono differenti posizioni su come rispettare il mandato dell’istituto “ma le possibilita’ che abbiamo di agire non sono illimitate”.
“Tutti i membri del direttivo della Bce sono determinati ad adempiere pienamente al nostro mandato” spiega Draghi, rispondendo a chi gli chiede se pensa di lanciare un programma di acquisto bond e dunque di avviare il quantitative easing.
“Certamente – aggiunge – ci sono differenze su come possiamo farlo. Ma le possibilita’ di azione che abbiamo non sono illimitate”.
Secondo Draghi, “i rischi di deflazione sono ancora bassi ma in definitiva sono maggiori che un anno fa”. Inoltre Draghi considera una buona cosa il calo dei prezzi del petrolio, anche se influenzano negativamente le aspettative di inflazione. Il pericolo, secondo il presidente della Bce, e’ che i consumatori inizino a dubitare che l’inflazione possa risale al 2%. “E questo – spiega – farebbe aumentare il rischio di recessione”.