Il controverso leader ceceno Ramzan Kadyrov sposa le tesi complottiste sull’attentato al giornale satirico francese Charlie Hebdo. Sul suo popolare account Instagram, scrive che dietro la strage di Parigi potrebbero esserci certe “forze influenti”, che con questa azioni volevano “fomentare sentimenti anti-islamici o tentare di distogliere l’attenzione da qualche altro imminente problema di carattere mondiale”.
Poi giura di non permettere a nessuno di offendere Maometto, anche a costo della vita.
Kadyrov ha accolto “con favore” la condanna unanime del terrorismo da parte dei leader internazionali riuniti nella marcia di ieri, ma allo stesso tempo ha lanciato una provocazione: “Quale terrorismo con precisione hanno condannato? Quello in tutto il mondo o solo quello in Francia?”.
“Perche’ i presidenti, i reali, i premier non hanno mai guidato un corteo di protesta contro l’uccisione di centinaia di migliaia di afghani, siriani, egiziani, libici, yemeniti, iracheni?”, ha poi aggiunto. Ribadendo la denuncia del “doppio standard” dell’Occidente nel condannare il terrorismo, tesi sostenuta anche da Mosca, il leader ceceno si e’ chiesto, rivolgendosi ai capi di governo mondiali, “perche’ sono rimasti in silenzio” davanti agli attentati in Russia, condotti dagli estremisti islamici del Caucaso: a Grozny, a Beslan o al teatro Dubrovka.
Nonostante le polemiche suscitate dalle sue recenti, aggressive dichiarazioni contro la radio Eco di Mosca, colpevole di aver lanciato un sondaggio sul fatto che fosse giusto o meno pubblicare vignette sull’islam, Kadyrov ha ricordato che “non permetteremo a nessuno di offendere il Profeta, anche a costo della vita”. Il leader ceceno aveva auspicato una punizione del Cremlino per l’emittente radiofonica, avvertendo che “i musulmani russi non avranno una pazienza infinita”.