a cura di Stefano Fugazzi (ABC Economics)
Nel bel mentre i mezzi di comunicazione di massa ci rassicurano che le basse quotazioni del petrolio sono sostanzialmente una buona notizia per tutti, dall’altra parte della trincea la prospettiva è molto diversa. Basterebbe chiedere agli operai del North Dakota (Stati Uniti d’America) quali sono le conseguenze del petrolio a 50 dollari: taglio dei salari, tagli al personale che lavora negli impianti petroliferi e via dicendo.
Di seguito riportiamo un estratto di un documento redatto dal Dipartimento Mineral Resources del North Dakota che il direttore Lynn Helms ha inviato alla House Appropriations Committee spiegando come alle valutazioni attuali del petrolio almeno la metà degli impianti attivi nello Stato stiano già operando in perdita.