Il 57% dei tedeschi si sente minacciato dall’Islam, e il 61 per cento lo ritiene estraneo all’Occidente. Il 24% afferma che va fermata l’immigrazione dai paesi arabi. Lo afferma un sondaggio condotto a novembre dalla fondazione Bertelsmann, prima della strage al Charlie Hebdo. Si tratta di dati che confermano un recente sondaggio condotto da Der Spiegel, secondo cui il 34% di tedeschi ritiene che il paese si stia islamizzando e il 65% vorrebbe azioni decise da parte del governo.
“La germania e’ diventata una patria per i musulmani”, ha spiegato l’esperto di Islam della Fondazione, Yasemin El-Menouar, “ma questi devono confrontarsi con l’immagine negativa che i loro e’ stata fatta dagli islamisti radicali“.
In Germania vivono almeno 4 milioni di musulmani su una popolazione di 80 milioni, dei quali circa tre quarti sono di origine turca. Il sondaggio arriva alla vigilia della manifestazione anti-Pegida che domani si terra’ a Dresda, da diverse settimane teatro dei cortei di migliaia di persone trascinate in piazza dall’appello lanciato dal movimento “contro l’islamizzazione”.
“Abbiamo buone relazioni con la grande maggioranza dei musulmani in Germania”, ha ribadito in queste ore Angela Merkel, che nel discorso di fine anno aveva messo il paese sull’avviso contro Pegida, che commentando la strage di Parigi aveva scritto sul proprio profilo Facebook: “Gli islamisti hanno dimostrato di non essere capaci di atteggiamenti democratici ma di guardare alla violenza e alla morte come risposta”.
Il primo ministro della Sassonia, Stanislaw Tillich, e il sindaci di Dresda, Helma Orosz, la pensano diversamente: “Questa e’ la citta’ del cosmopolitismo e della cooperazione”, hanno detto, annunciando che l’evento si terra’ nella piazza di fronte la Frauenkirche, chiesa simbolo della citta’ distrutta dal bombardamento alleato e ogni anno a febbraio meta dei neonazisti provenienti dal resto del paese.
La storia del successo economico e culturale della Sassonia hanno aggiunto Tillich e Orosz e’ stata possibile solo “perche’ qui hanno lavorato persone di tutto il mondo e i tedeschi hanno collaborato co loro”.
Alla manifestazione parteciperanno i due vescovi sassoni Jochen Bohl e Heiner Koch. (AGI) .
Quanto buonismo ipocrita,addirittura due Vescovi, quando per le stragi di Cristiani in Africa ed in Asia non si sono mai mossi !Da Cattolico sono basito e inca..ato !