Terrorismo, 007 italiani: “massima attenzione” ma “no ad allarmismi”

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“Massima attenzione” e “comprensibile preoccupazione” ma “no ad inutili allarmismi”. Fonti dell’intelligence sintetizzano cosi’ all’Agi la reazione degli apparati di informazione e sicurezza dopo il tragico attacco a Charlie Hebdo. La vigilanza sugli obiettivi sensibili (rappresentanze diplomatiche, luoghi di culto, porti, aeroporti, stazioni, etc) resta “altissima” – fanno notare le stesse fonti – ma “al momento non ci sono segnali specifici di progettualita’ di attentati contro il nostro Paese”.

I rischi maggiori, nel quadro attuale – confermano gli analisti – restano legati all’entrata in azione di “lupi solitari” e ad eventuali “fenomeni di emulazione”, anche se l’attentato di Parigi segna un inquietante salto di qualita’, con una “capacita’ di programmazione” ed “una tecnica paramilitare”.

“Rafforzare le misure di vigilanza e di prevenzione” su tutti gli obiettivi sensibili. E’ la raccomandazione rivolta dal Viminale a prefetti e questori di tutta Italia con una circolare emanata subito dopo l’attacco a Charlie Hebdo. A quanto si apprende, la direttiva – dopo la ricostruzione di quanto accaduto a Parigi – sensibilizza le autorita’ provinciali di sicurezza ad adottare le opportune iniziative a protezione e tutela di tutte le sedi istituzionali presenti sul territorio di competenza, con particolare riferimento a quelle francesi, statunitensi ed ebraiche.
Attenzione anche alle redazioni dei giornali e dei mezzi di comunicazione in genere.

“Abbiamo un livello di allerta elevatissimo benche’ non ci sia nessuna traccia concreta di un segnale specifico organizzativo di eventuali attentati”. Lo ha detto intervenendo a Porta a Porta il ministro dell’Interno Angelino Alfano in riferimento all’attacco a Charlie Hebdo.
“Abbiamo rafforzato le misure di protezione – ha ricordato Alfano – tutti gli obiettivi possibili sono presidiati, in particolare quelli francesi, americani ed ebraici. Stiamo dando il meglio di noi stessi”. “Siamo di fronte ad una sfida immane, grandissima” per affrontare la quale “c’e’ bisogno non di parole razziste ma di lucidita’ e di una strategia chiara: le posizioni estremiste alimentano odio e reazioni a catena”, ha concluso il ministro dell’Interno. agi

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