“Appello per la libertà religiosa dei Cristiani” Un accorato appello a tutte le forze politiche, sociali economiche e religiose che vogliono far sentire la propria voce contro la crescente discriminazione, la persecuzione e le stragi nei confronti dei cristiani nel mondo. Le persone che sono determinate a difendere i valori assoluti e universali della sacralità della vita, della dignità della persona, della libertà religiosa facciano sentire la loro voce.
Sollecitiamo una grande manifestazione in difesa dei Cristiani perseguitati, – dice Armando Manocchia – in difesa della vita, della dignità e della libertà religiosa e per il riscatto dell’insieme della nostra civiltà umana Non possiamo continuare ad assistere inermi alle violenze, alle persecuzioni, alle barbarie, alle uccisioni dei Cristiani da parte di quegli extraumanitari islamici.
Non possiamo essere impassibili, quando gli anticristiani, i laicisti, buonisti, relativisti e nichilisti, con il linguaggio islamicamente corretto definiscono: “estremisti islamici, radicali, fondamentalisti, talebani e terroristi islamici”, coloro in realtà, sono dei criminali, degli assassini, sono terroristi, braccio armato di quell’islam che vendono agli affetti da dabbenaggine (leggasi: buonisti) come religione di pace, amore e tolleranza.
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L’islam, non solo non è una religione di pace, amore e tolleranza, ma non è proprio una religione. L’islam è una vera e propria ideologia nazislamica che nei fatti – mio unico metro di giudizio – oltre alle infinite barbarie di cui è protagonista, costringe i non musulmani a nascondersi, a sfuggire e a fuggire dalle loro case, un esodo forzato dai loro Paesi.
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Basta con la cristianofobia! Non possiamo non denunciare i soprusi, le violenze, le persecuzioni dei religiosi e fedeli Cristiani che troppo spesso pagano con la vita l’impegno civile e l’abnegazione solidale a testimonianza della propria fede. La presenza dei Cristiani in Africa, in Medio Orienre e in Asia, si va assottigliando sempre più, una vera e propria decimazione. Solo in Medio Oriente – dalla prima guerra mondiale ad oggi – ha costretto all’esodo forzato, oltre 10 milioni di Cristiani. Qualcosa che è paragonabile solo alla cacciata degli ebrei sefarditi.
Negli ultimi anni, pur essendo Atea, un Atea Cristiana, la sola voce nel panorama giornalistico internazionale, che ha rivendicato e svegliato le nostre coscienze, compiendo azioni a favore della nostra cultura e della nostra identità è stata Oriana Fallaci che con i suoi articoli, i suoi libri e le sue interviste, ha messo in luce i limiti, i difetti, gli orrori e le barbarie dell’islam, individuando al tempo stesso un percorso volto alla ricerca e alla riscoperta dei nostri valori e della nostra identità.
Occorre sensibilizzare le persone di buona volontà, ma più in particolare gli organi di stampa – almeno quei pochi non asserviti ai cosiddetti poteri altri, a loro volta sono asserviti a NWO – e le cosiddette organizzazioni per i Diritti Umani che sembrano pensare solo ai diritti di tutti all’infuori dei Cristiani, affinché insieme facciano pressione sulle governance mondialiste quali maggiori responsabili, in quanto spettatori indifferenti e quindi complici dei crimini perpetrati a danno dei Cristiani, che violano l’Articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 che recita: ”Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.” “
Basta alle violenze! Basta alle persecuzioni! Basta alle uccisioni dei Cristiani e di chiunque altro essere umano. Diciamo invece si alla sacralità della Vita, alla sacralità della Persona umana, alla sacralità della Libertà, facendo appello a tutte quelle persone di buona volontà dotate di fede e ragione, affinché si uniscano a tutti noi al fine di promuovere urgentemente un “Appello per la libertà religiosa dei Cristiani” affinché pongano in atto azioni decise e mirate per fermare quello che si presenta come un vero e proprio ”Olocausto del Cristianesimo”.